"Si apra con urgenza un confronto
congiunto con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità
Sostenibili e con il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali utile ad intraprendere tutte le necessarie azioni,
finalizzate a garantire i livelli occupazionali complessivi, le
tutele economico-normative, i livelli di servizio all'utenza e
la sicurezza nella circolazione". Ad affermarlo unitariamente le
organizzazioni sindacali dei trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl e
Uiltrasporti e dell'edilizia Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal
Uil in una richiesta di incontro ai Ministri Enrico Giovannini e
Andrea Orlando, sul provvedimento di revoca della concessione
delle Autostrade A24 e A25 che il Consiglio dei Ministri ha
adottato nei confronti della società concessionaria Strada dei
Parchi.
Secondo le organizzazioni sindacali "è un fatto positivo che
lo Stato si riappropri della gestione di asset fondamentali
quali le infrastrutture viarie a pedaggio, ma creano perplessità
sia le modalità sia la tempistica con cui si è proceduto
nell'operazione di revoca, peraltro annunciata da tempo.
Infatti, l'attribuzione ad Anas di 'temporanee funzioni di
surroga' nei confronti di Strada dei Parchi rischia di creare
situazioni di grave incertezza tanto per i dipendenti, quanto
per gli utenti, non essendo la società del Gruppo Fs italiane
organizzata per gestire infrastrutture viarie a pedaggio, né in
termini di struttura organizzativa, né in termini di contratto
collettivo nazionale di lavoro. Una grave incertezza che si
riverbera anche nei confronti dei dipendenti delle società
dell'indotto, a partire dalle maestranze dell'edilizia".
"Ad alimentare ulteriori perplessità - affermano infine Filt
Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal
Uil - vi è anche lo stato di grave degrado in cui versa
l'infrastruttura autostradale, rispetto al quale dovranno essere
individuate le responsabilità del caso".
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