Il mare abruzzese, contrariamente
a quanto riportato da alcuni organi di stampa di rilievo
nazionale, gode di ottima salute. Lo afferma l'Arta Abruzzo in
una nota. "Dalla classificazione degli ultimi tre anni, infatti,
emerge chiaramente la tendenza ad un miglioramento costante
della qualità delle acque con un aumento di circa il 4% di
quelle con classe "Eccellente" e della diminuzione di circa l'1%
delle acque con classe "Scarsa". Ciononostante, nella classifica
stilata dal Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente,
sulla base del monitoraggio effettuato dal personale delle
Agenzie regionali e delle province autonome per la protezione
dell'ambiente, l'Abruzzo appare come fanalino di coda in
relazione alla qualità delle acque di balneazione con il 71,9%
di acque eccellenti".
Una posizione non veritiera, secondo l'Arta, "considerando la
disomogeneità dei criteri e dei parametri di monitoraggio
adottati dalle varie Regioni italiane che penalizza oltremodo
l'Abruzzo, particolarmente attenta alla tutela e alla salute dei
bagnanti grazie ad una rete di campionamento estremamente
capillare. Basti considerare che, rispetto ad altre regioni come
la Sicilia o la Toscana, che monitorano i propri litorali ogni
2/3 chilometri di costa, Arta Abruzzo effettua prelievi in 113
punti di campionamento su un totale di 130 chilometri di costa,
ovvero, in media, circa un punto ogni chilometro. Dall'analisi
della mappatura delle aree individuate per il monitoraggio,
inoltre, appare di tutta evidenza come molti dei punti siano
prospicienti fossi, foci, fiumi e torrenti, luoghi dove le fonti
di pressione di inquinanti microbiologici sono ovviamente più
elevate".
"Possiamo affermare senza tema di smentita - ha dichiarato il
direttore generale di Arta, Maurizio Dionisio - che le acque di
balneazione abruzzesi sono di qualità eccellente. E riteniamo
che la scelta di monitorare così capillarmente tutto il tratto
di costa sia vincente e garantisca la massima tutela e
salvaguardia della salute dei bagnanti".
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