"Dopo 1.340 giorni di governo
del centrodestra, sulla realizzazione dell'impianto irriguo del
Fucino non abbiamo visto fatti, ma rileviamo alcune certezze. La
prima è che i fondi a disposizione sono solo 3,5 milioni rimasti
per la sola progettazione dell'intervento, perché nonostante i
ripetuti annunci non sono stati ancora restituiti i 46,5 milioni
dei fondi Masterplan. L'altra cosa certa è il fatto che il
progetto definitivo non è stato ancora restituito al territorio,
smentendo così anche la promessa fatta a mezzo stampa a giugno
di concluderne l'iter entro settembre 2022. In merito alla
richiesta di finanziamento per 65 milioni inviata all'Agenzia
per la Coesione Territoriale per la realizzazione dell'impianto
irriguo del Fucino, nell'ambito del Contratto Istituzionale di
Sviluppo (CIS) "Acqua bene comune", non possiamo non rimarcare
che si tratta, appunto, di una richiesta, che arriva a distanza
di due anni dal provvedimento che ha tagliato le risorse
lasciate in eredità dal precedente governo regionale di
centrosinistra". Così il capogruppo Pd in Consiglio regionale,
Silvio Paolucci, sulla vicenda del finanziamento di 65 milioni
di euro per la realizzazione della nuova rete irrigua della
piana del Fucino, nella Marsica, annunciata dal vice presidente
della Giunta regionale con delega all'Agricoltura e al Ciclo
idrico integrato, Emanuele Imprudente.
"Sull'impianto irriguo del fucino bastava semplicemente
portare a compimento l'iter già avviato, vista l'urgenza di
intervenire per restituire un'infrastruttura quanto mai
necessaria e strategica per il settore primario della nostra
regione e per l'economia della Marsica - incalza Paolucci - Ma
in questi anni, purtroppo, non abbiamo visto operai al lavoro,
ma solo continui annunci stampa che confermano, peraltro, che i
milioni sottratti non sono ancora tornati al loro posto. Questa
è la storia, che purtroppo non traspare dalla continua
propaganda che ha interessato sopra ogni altra cosa la Giunta
regionale in questi anni, che oltre a non riconoscere gli errori
compiuti, non dice nemmeno ai rappresentanti delle Istituzioni,
agli agricoltori e a tutti i portatori di interesse del
territorio che il progetto esecutivo, completo di tutti i pareri
e le autorizzazioni necessarie alla cantierizzazione dell'opera,
rischia di non vedere la luce prima della fine di questa
legislatura".
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