"Sono sempre stata favorevole
all'istituzione del collegio unico per la legge regionale di
Regione Abruzzo e l'ho ribadito anche oggi durante la
Commissione Statuto al Presidente Marsilio. È il momento di
pensare al nostro territorio come una realtà unica per dare
risalto a ciò che ci unisce, non ciò che divide, vedendo il
nostro territorio come un blocco unico e superando campanili e
orticelli vari che hanno frenato lo sviluppo dell'Abruzzo, con
Consiglieri regionali più impegnati a fare i Consiglieri
comunali in Regione. Siamo chiamati ad affrontare sfide enormi
che le difficoltà macro economiche stanno accelerando. Il nostro
è già un territorio ridotto rispetto al resto d'Italia, e
ridurlo ancora di più in nome di interessi di quartiere sarebbe
un danno in primis per gli abruzzesi".
Lo afferma il Consigliere regionale e Presidente della
Commissione d'inchiesta sull'emergenza idrica Sara Marcozzi, che
prosegue: "Altre riflessioni, che ho voluto portare
all'attenzione dei lavori di Commissione, è sul tema
dell'uguaglianza di genere. Nelle due elezioni svolte con
l'attuale legge elettorale, su 31 Consiglieri regionali sono
state elette 2 donne nel 2014 e 5 donne nel 2019. Mi sembra
quindi che il testo vigente sia indifendibile e clamorosamente
deficitario sotto questo punto di vista. Oltretutto non
dimentichiamo che la riforma di legge elettorale regionale
introduce la tripla preferenza di genere, ricalcando la legge
elettorale europea dove la rappresentanza di donne è molto
corposa. Evidentemente, quindi, il problema è da ricercarsi a
monte, da quello che succede all'interno dei partiti, e non a
valle di un sistema elettorale. Quando lo si capirà, sarà una
buona notizia per tutti noi".
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