Abete bianco per Piazza San Pietro:
una lettera a Papa Francesco per chiedere di salvare la vita a
un albero secolare. A scriverla, due anni fa, è Dario Rapino,
l'avvocato e fotografo naturalista che ha geolocalizzato l'abete
in questione chiarendo in maniera definitiva che appartiene al
Molise e non all'Abruzzo e che, pertanto mancano le
autorizzazioni e, per il momento, non sarà tagliato.
"Della lettera - racconta Rapino all'ANSA - conservo ancora
la ricevuta datata 15 settembre 2020. La scrivo appena il
sindaco di Rosello (Chieti) ufficializza che per il Natale 2022
il Comune avrebbe donato un abete bianco al Vaticano. Non sapevo
ancora quale fosse l'abete, ma ebbi uno scambio di battute con
il sindaco poiché gli unici abeti bianchi di Rosello sono quelli
della Riserva e non possono essere tagliati. Da qui inizio la
ricerca e capisco che, non essendoci abeti bianchi al di fuori
della Riserva, il taglio avrebbe riguardato gli esemplari di
Montecastelbarono in agro di Agnone (Isernia). Scrivo, quindi,
la lettera a Papa Francesco richiamando la sua Enciclica Laudato
si', sul rapporto uomo ambiente e come l'uomo non debba
sottrarre all'ambiente ciò che ecceda le proprie necessità. Gli
chiedo di intervenire perché non consentisse che un albero
secolare venisse sottratto al territorio per tutte le funzione
che svolge nell'ecosistema. Ma attendo ancora la risposta".
Intanto un prima risposta l'ha ottenuta con l'arrivo dei
carabinieri Forestali, oggi nell'area Sic dell'abete bianco di
Agnone (Isernia) e la sospensione delle operazioni per il taglio
e trasporto dell'albero. Ma è definitivamente salvo? "Ora
dipende dalla Regione Molise - risponde Rapino - l'abete è in
un'area Sic e deve essere aperta un'istruttoria di incidenza
ambientale, la cui durata, stando al sito della Regione, è di
circa 45 giorni. Non so dirle cosa succederà, intanto mi aspetto
un ringraziamento dal sindaco di Rosello perché se tagliava
l'albero era un vero problema".
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