E' stata
condizionata dal tempo piovoso su Roma, e si è svolta nell'Aula
Paolo VI anziché in Piazza San Pietro, la cerimonia in cui il
cardinale Fernando Vergez Alzaga, e suor Raffaella Petrini,
rispettivamente presidente e segretario generale del
Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, hanno
inaugurato il presepe e acceso l'illuminazione dell'albero di
Natale, allestiti al centro dell'ovale berniniano.
Erano presenti le delegazioni ufficiali dei luoghi di origine
del presepe e dell'albero, provenienti rispettivamente da
Sutrio, in Friuli-Venezia Giulia, e da Rosello, in Abruzzo.
Partecipava anche una Delegazione del Guatemala - guidata da
Mario Bucaro Flores, ministro degli Affari Esteri - che ha
allestito il presepe nell'Aula Paolo VI. In particolare, per il
Presepe artistico - realizzato interamente in legno -
partecipavano, tra gli altri, il presidente della Regione Friuli
Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e il sindaco di Sutrio,
Manlio Mattia. Per l'albero di Natale - il maestoso abete
bianco, decorato con addobbi preparati dai ragazzi della
struttura residenziale riabilitativa psichiatrica
"Quadrifoglio", in collaborazione con i nonni del Centro di
accoglienza anziani "Sant'Antonio" di Borrello e gli alunni
delle scuole di Pizzoferrato, Quadri e Villa Santa Maria -
partecipavano, tra gli altri, il vescovo di Trivento, monsignor
Claudio Palumbo, e il sindaco di Rosello, Alessio Monaco.
Questa mattina, le delegazioni sono state ricevute in udienza
da papa Francesco per la presentazione ufficiale dei doni. Il
presepe e l'albero in Piazza San Pietro rimarranno esposti fino
alla festa del Battesimo del Signore, 8 gennaio 2023. Scolpito a
mano da 11 artisti del legno, disposto su una superficie di 116
mq, il presepe di Sutrio è composto da 18 statue a grandezza
naturale. La cupola del presepe, sovrastata dall'angelo, tocca
un'altezza di 7 metri. Nessun albero è stato abbattuto per le
statue in legno di cedro e per la struttura, realizzata con 24
metri cubi di legno di larice. La culla del bambino, interamente
prodotta con materiale di recupero, è stata scolpita dalla
radice di un albero sradicato durante la tempesta Vaia del 2018.
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