In Abruzzo vengono spesi 2,8
miliardi l'anno per garantire le prestazioni sanitarie. Ma i
posti letto sono diminuiti in tutte le province nell'ultimo
decennio, con svantaggi soprattutto per le aree interne della
regione. Lo si apprende da un'analisi dell'Osservatorio Abruzzo
Openpolis.
A livello nazionale, nel 2020 i costi del servizio sanitario
ammontavano a circa 130,2 miliardi di euro. Questi costi vengono
ovviamente ripartiti tra i territori del paese, tra cui
l'Abruzzo dove i costi maggiori sono rappresentati dalla
fornitura di beni e servizi (1,9 mld di euro), oltre che dal
personale sanitario e professionale (655,9 milioni).
Nella regione questi servizi hanno dei costi pari a 1,4
miliardi di euro. La fornitura di servizi essenziali incide
infatti per il 47,3%. L'assistenza ospedaliera per gli acuti è
il segmento con i costi maggiori, con 1,1 miliardi di euro, a
cui seguono le attività di pronto soccorso con 106,7 milioni. La
maggior parte di questi costi va a coprire le spese per il
personale sanitario (36,3%). A questa seguono i costi delle
prestazioni sanitarie (22,7%) e i costi dei servizi non sanitari
(12,2%). Tra il 2010 e il 2019 i posti letto nelle strutture di
ricovero abruzzesi sono diminuiti, passando in quasi un decennio
da 5.333 a 4.361, con un calo di 972 unità, pari al 18,2%. Si
tratta di una variazione particolarmente evidente nelle aree
interne. È Pescara la provincia caratterizzata dal maggior
numero di posti letto nelle strutture di ricovero (1.260).
Seguono L'Aquila (1.143), Chieti (1.114) e Teramo (884). Nel
periodo 2010-2019 le diminuzioni sono più consistenti hanno
riguardato le province di Chieti (-32%) e Teramo (-18,5%).
La diminuzione dei posti letto dal 2010 al 2019 è avvenuta
sia nelle strutture pubbliche che in quelle private accreditate.
Ma se per le prime la discesa è stata netta e costante, il
numero dei posti letto nelle seconde è rimasto quasi invariato.
Nelle strutture pubbliche infatti sono passati da 4.251 del 2010
a 3.377 del 2019 (-20,6%). Le case di cura private, invece, nel
2019 avevano 984 posti letto, a differenza dei 1.082 in
dotazione 9 anni prima (-9,1%).
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