L'Aquila piange la scomparsa
del dottor Giorgio Splendiani, morto a 89 anni: professore
emerito di nefrologia presso l'Università di Tor Vergata, ha
partecipato attivamente al primo prelievo di rene per trapianto
nel 1966, ha attivato il primo Servizio di Nefrologia e Dialisi
in Abruzzo nel 1969 e ha redatto il Primo piano Regionale per la
Dialisi e Trapianto in Abruzzo nel 1974. Nello stesso anno
attivò all'Aquila il servizio di dialisi domiciliare.
"A nome della Municipalità aquilana e a titolo personale - ha
dichiarato il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi - esprimo
sentimenti di sincero e profondo cordoglio per la scomparsa del
professor Giorgio Splendiani. Pilastro della sanità aquilana e
del nostro ateneo, per la cui crescita ha operato
incessantemente nel corso della sua vita professionale e
lavorativa, accompagnata da una grandi umanità e passione.
Sentimenti che lo hanno contraddistinto anche nei momenti più
complessi della nostra comunità, come all'indomani del sisma in
cui fu impegnato in prima persona per contribuire alla ripresa
delle attività universitarie della facoltà di ingegneria e a
sostegno agli sfollati in qualità di governatore del distretto
Rotary dell'Aquila. Ai familiari tutti, ai colleghi e ai tanti
studenti che hanno avuto il privilegio di poter crescere
attraverso i suoi insegnamenti giungano sincere condoglianze".
Per la morte del professore Splendiani anche il cordoglio del
senatore di Fratelli d'Italia Guido Liris. "Tra gli altri
numerosi impegni - ricorda Liris - che lo hanno sempre visto in
prima fila nell'aiutare il prossimo, mi piace ricordare la
mobilitazione con cui il Rotary, di cui era governatore,
all'indomani del 6 aprile 2009 si prodigò a favore della
comunità così duramente colpita da quella tragedia, dapprima
inviando tende attrezzate per le famiglie e persino per gli
allevatori che non potevano abbandonare i propri capi di
bestiame, e poi promuovendo una raccolta fondi a favore della
ricostruzione delle sedi universitarie. Ma al suo nome, sono
legati anche importanti progressi nel campo della medicina, come
il primo prelievo di rene per trapianto, con cui ha contribuito
a portare alto il nome della sua L'Aquila".
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