La voce flebile, ma decisa, di
Lorenzo Marra, alunno della 3F della scuola media 'Dante
Alighieri', ripercorre le strofe di "Auschwitz", la ballata di
Guccini. Gli effetti del violoncello di Flavia Massimo evocano
quell'atmosfera tetra e sospesa tipica di qualsiasi racconto su
un campo di concentramento. Così come più tardi faranno le
letture a tre voci degli attori Giuseppe Tomei, Roberto Ianni e
Luca Centi Pizzutillo, chiamati a confrontarsi su estratti
dall'Istruttoria di Peter Weiss. Si è aperto così l'evento
"Ricordo Storia Futuro" organizzato da Regione Abruzzo e Comune
dell'Aquila, in occasione della Giornata della Memoria, per
commemorare le vittime della Shoah con la partecipazione delle
scuole abruzzesi. Un incontro, all'Auditorium del Parco,
introdotto e moderato da Gianni Scipione Rossi, giornalista e
consigliere dell'Istituto abruzzese per la storia della
resistenza e dell'Italia contemporanea (Iasric).
"Il fatto che la canzone 'Auschwitz' sia stata pubblicata
solo nel 1966 - spiega quest'ultimo - la dice lunga sul fatto
che in questo Paese, così come in molti altri nel mondo, esiste
un problema di memoria. L'Italia ci mise un po' per capire e
accettare la canzone 'Auschwitz', un po' come successe per 'Dio
è morto': la Rai all'inizio non capì, a differenza di Radio
Vaticana, che quella era una canzone di caduta e rinascita".
Al presidente della Regione i saluti istituzionali davanti
alle scuole presenti. Tra il pubblico anche una delegazione di
allievi della Scuola della Guardia di Finanza. "Le scuole - ha
detto Marco Marsilio - sono le principali protagoniste di queste
iniziative celebrative, nel ricordo di questa immane tragedia e
di educazione alle nuove generazioni, perché una formazione
diversa produca risultati migliori nel futuro rispetto alle
tragedie vissute nel passato".
Sul palco anche l'assessore regionale all'Istruzione Pietro
Quaresimale, l'assessore comunale Ersilia Lancia e il direttore
dell'Ufficio scolastico regionale Massimiliano Nardocci.
Presente in sala il sottosegretario Fausta Bergamotto.
Testimonianza significativa quella di Ruth Dureghello,
presidente della Comunità ebraica di Roma.
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