L'Abruzzo è stato escluso dalla
graduatoria finale del Bando di Ricerca finalizzata del 2021. A
renderlo noto è stato questa mattina, nel corso di una
conferenza stampa a Pescara, il deputato abruzzese del Pd
Luciano D'Alfonso che ha chiamato in causa la Regione e
presentato un'interrogazione parlamentare. "È un capolavoro di
disordine, sciatteria e minimalismo poiché la Regione ha
dimenticato di istruire le candidature dei giovani ricercatori
abruzzesi che avevano candidato i loro progetti per la ricerca
scientifica finalizzata. Come in tutte le regioni, anche i
ricercatori abruzzesi hanno avanzato le loro ambizioni di
ricerca attraverso la Regione al superiore ministero. La Regione
doveva certificare - ha spiegato D'Alfonso - la natura di quei
progetti come natura di progetti finalizzati. Regione Abruzzo
che ha dimenticato, ha omesso. Io escludo che non abbia voluto
perché so che sta finanziando pareti e mura di ricerca
scientifica nelle città abruzzesi. In questo caso si trattava di
progetti da realizzare di ricerca finalizzata e di ricerca
applicata. La Regione non lo ha fatto e le ragioni possono
essere il disordine? La non comprensione? La sciatteria? La
dimenticanza? In ogni caso l'ordinamento ha avuto un buco. E
allora ora come si agisce? Primo proviamo a recuperare le
risorse del 2022-2023. Secondo, evitiamo per il futuro che la
Regione faccia come Ghino di Tacco. Cioè quella specie di
prepotente che quando voleva si attivava e quando voleva si
addormentava. Noi vogliamo una Regione sempre sollecita, sveglia
e capace di istruire. A tal proposito ho già presentato una
interrogazione parlamentare e adesso seguirò il seguito di
recupero di cui ha bisogno la comunità di ricercatori. Farò in
modo di far recuperare il 2022-2023, ma per il futuro faremo in
modo che i ricercatori possano comunicare direttamente con il
Ministero senza passare per la Regione Ghino di Tacco".
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