"Un uomo felice e innamorato della
vita. Un uomo coraggioso. Porterò sempre con me quell'immagine
di vita e di felicità che trasmetteva a tutti. Non era mai
triste, mai cupo, ma sempre reattivo, anche nei giorni peggiori
della malattia". Così Claudio Ferrante, presidente
dell'associazione Carrozzine Determinate Abruzzo - realtà
simbolo delle battaglie per la tutela dei diritti umani e di
tutte le libertà fondamentali delle persone con disabilità -
ricorda con l'ANSA il suo amico Andrea Silvestrone, atleta
disabile morto oggi sull'autostrada A14 in un incidente stradale
in cui hanno perso la vita anche due dei suoi figli, mentre il
terzo è rimasto gravemente ferito.
"Quando aveva saputo della malattia si era confidato con me e
immediatamente aveva visto il lato positivo della vita - ricorda
commosso Ferrante - Io gli diedi una carrozzina e lui fu
straordinario. Non ebbe un rifiuto, ma imparò subito ad
assaporare quella percezione di libertà che la carrozzina ti dà
quando sei impossibilitato a muoverti. Mi ha sempre ringraziato
per questo. Con la carrozzina, poi, è diventato un vero campione
dello sport e di questo andava orgoglioso. Portava sempre con sé
i figli quando giocava".
Nella speranza che il figlio superstite "possa guarire al più
presto - conclude Ferrante - mi stringo forte alla mamma per
questo dolore inconsolabile. Tutta l'associazione si stringe
attorno a lei e le è profondamente vicina".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA