Dopo il rimbalzo del 2021, il Pil
italiano ha continuato a mostrare una buona dinamica nel corso
del 2022, con tassi di crescita superiori alla media europea e
il turismo è stato uno dei principali driver della ripresa. In
Abruzzo il settore turistico gioca un ruolo importante
soprattutto in termini di occupazione, con il 7,1% sul totale
dell'occupazione regionale, una percentuale superiore alla media
italiana (6,7%). E' quanto emerge dal report "Potenzialità e
prospettive della filiera turistica abruzzese", curato dalla
Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo e presentato oggi a
Montesilvano.
Secondo le rilevazioni di Unioncamere-Movimprese, sono oltre
diecimila le imprese attive nel 2022 nel settore turistico in
regione. I flussi sono costituiti per quasi il 90% da presenze
di italiani, caratteristica che ha consentito una maggior tenuta
durante la crisi pandemica. Per la stagione 2022 appena
conclusa, i dati provvisori sulle presenze turistiche in Abruzzo
nel periodo gennaio-agosto 2022 registrano un aumento di circa
il 16% di presenze e del 17% in termini di arrivi.
In uno scenario internazionale di rallentamento, alcuni
fattori continuano a sostenere una previsione di crescita per il
fatturato alberghiero. I numeri per le prenotazioni nel primo
semestre del 2023 sono favorevoli e l'Abruzzo in particolare può
puntare sulla diversità del suo territorio anche per diminuire
la stagionalità e aumentare le presenze internazionali.
Molte imprese alberghiere, rileva l'indagine, stanno
incrementando gli investimenti, soprattutto in termini di
qualità e sostenibilità dell'offerta, temi verso cui i
consumatori e i viaggiatori mostrano sempre più attenzione. Tra
le criticità, oltre il tema dell'energia, è prioritario il
reperimento della manodopera. Per preservare la competitività
sta crescendo inoltre l'attenzione sul tema della formazione del
personale e sulla digitalizzazione. In particolare, chi ha
investito in digitale ha registrato una miglior evoluzione nel
2021 sia in termini di fatturato che di redditività, anche
grazie a turisti sempre più 'connessi'.
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