Parte oggi anche fra le comunità
abruzzesi il Ramadan, nono mese dell'anno nel calendario lunare
musulmano, che si concluderà il 21 aprile. Ogni anno, la data di
inizio retrocede di 10 giorni.
L'Abruzzo conta l'1,7% dei musulmani residenti nella
Penisola. A livello nazionale la popolazione musulmana in Italia
ha raggiunto nel 2020 le 2 milioni 687 mila persone, pari al
4,5% dei residenti. Gli stranieri di fede islamica sono pari a:
1 milione e 445 mila residenti, mentre i restanti sono di
nazionalità italiana. In Italia, le prime cinque comunità
straniere con il maggior numero di musulmani sono: Marocco (410
mila residenti), Albania (189 mila), Bangladesh (118 mila),
Pakistan (115 mila), Egitto (110 mila).
Il mese del Ramadan propone quattro settimane di devozione,
riflessione e soprattutto autodisciplina, una limitazione per
scelta, un abbandono temporaneo di comodità e quanto di più
fisico per un arricchimento spirituale.
È un periodo che si definisce anche una scuola di buon
comportamento: un invito a non alzare la voce, non entrare in
conflitti, riuscire a controllare il proprio corpo e la propria
mente, visto che anche un gesto ordinario come bere un bicchiere
di acqua diventa eccezionale. Siamo, dunque, nel mese del
digiuno per antonomasia e il digiuno è il quarto, dei cinque
pilastri dell'islam.
"Come presidente dell'associazione culturale Rilindja -
spiega Abdula (Duli) Salihi, anche membro del tavolo
interreligioso del consiglio territoriale sull'Immigrazione -
esprimo il proprio augurio alla comunità locale: che questo
periodo sia occasione di dialogo".
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