"Con una ordinanza 'politica',
assunta nel nome dei cittadini consapevoli di Pescara, umiliati
e beffati, il Consiglio di Stato ha stracciato le 51 pagine
della sentenza lungimirante del Tar Abruzzo. I cittadini non
hanno voce e vanno trattati alla stregua di sudditi beoti,
contribuenti e assenzienti". Lo afferma il Comitato "Strada
parco bene comune" a proposito della decisione del Consiglio di
Stato, che ha accolto l'istanza cautelare presentata dal Comune
di Pescara, dal Comune di Montesilvano, dalla Regione Abruzzo e
dal Ministero contro la sentenza del Tar.
"Ha prevalso 'l'interesse pubblico', così recita il
dispositivo del Consiglio di Stato, benché violato e compromesso
da un'opera 'privata' in odore di 'truffa aggravata con frode
nelle pubbliche forniture' e 'falso', che ha smarrito (nel tempo
immemore) tutte le prerogative del Trm indicate nella Legge
finanziatrice e che, nella realtà fattuale - scrive il comitato
- non avrà alcuna utilità marginale per il trasporto rapido di
massa in sede propria. La Filovia s'ha da fare 'a tutti i
costi'. Anche violando leggi e regolamenti di un Paese che, in
tutta evidenza, non è uno Stato di diritto nella piena accezione
del termine".
"Neppure i presidi di sicurezza dell'impianto, venuti
clamorosamente meno dopo reiterati tentativi di affermazioni
false e fuorvianti - aggiungono i cittadini - sono stati in
alcun modo sufficienti a muovere le coscienze irremovibili del
Collegio giudicante. Hanno vinto Carlo Masci e Lorenzo Sospiri,
a spese dei cittadini raggirati. I quali esponenti politici di
riguardo (occorre dar loro atto), fin dalla prima ora hanno
sostenuto a spada tratta come il Tar di Pescara pubblichi le
sentenze ponderose e il Consiglio di Stato si diletti a
riformarle sistematicamente, in tutta evidenza senza leggerle
con la dovuta attenzione: visto il tempo fulmineo dedicato alla
decisione superficiale assunta. Ma tant'è. Congratulazioni
vivissime ai vincitori, onore e merito ai vinti"-
Il Comitato 'Strada parco bene comune', si legge ancora, "ha
provato con le migliori energie disponibili a liberare Pescara
dal ritorno della Ferrovia nel 'Cuore' nevralgico della Città.
Spiace moltissimo di non essere riusciti a tanto, consapevoli
come siamo dei disagi che quel vettore convenzionale a 'guida
manuale', imposto sui principali Viali della Città contro la
volontà dei potenziali fruitori del servizio a vantaggio
prevalente dell'appaltatore inadempiente, procurerà alla qualità
della vita delle future generazioni"-
"Chiusa dolorosamente questa battaglia sul piano giuridico,
non vorrà dire che si sarà persa la guerra. Ora, l'attività di
sorveglianza certosina tipica del Comitato si soffermerà sulla
lunga fase dei collaudi Ansfisa. E lì - conclude la nota - ne
vedremo delle belle".
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