"La gravissima vicenda della
studentessa disabile del liceo artistico di Chieti rimasta senza
assistenza non fa altro che confermare una realtà che nessuna
forza politica vuole cambiare: quella della precarietà e del
welfare che viene smantellato giorno dopo giorno. Ci schieriamo
senza se e senza ma contro queste regole assurde con cui viene
offeso quotidianamente sia chi ha bisogno di lavoro, sia chi ha
bisogno di assistenza". E' quanto afferma Marcello Vivarelli,
membro della segreteria regionale abruzzese del sindacato
Fesica-Confsal, a proposito della vicenda, denunciata
dall'associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, riguardante
una studentessa del liceo artistico con disabilità gravissima
rimasta senza assistente educativa scolastica.
"Non è possibile che una giovane disabile resti senza
assistenza - afferma Vivarelli - Parliamo di una ragazza che per
due anni è stata assistita egregiamente da una operatrice,
purtroppo precaria, che è riuscita ad ottenere ottimi risultati
dal punto di vista cognitivo e comportamentale. E non è
possibile sentir dire dal sindaco di Chieti Diego Ferrara e
dall'assessore comunale alla Pubblica istruzione Teresa
Giammarino che il servizio non è in discussione ma che il Comune
ha le mani legate, dovendo la cooperativa Chieti Solidale
sostituire la lavoratrice con un'altra perché il contratto
interinale della precedente è scaduto e la società non è in
condizione di stabilizzarla, né sono possibili deroghe".
"Si tratta dell'ennesimo, vergognoso caso di precarietà a
scapito di chi lavora e di chi necessita di cure - continua
l'esponente Fesica - L'operatrice che per due anni ha seguito la
ragazza disabile poteva tranquillamente continuare il lavoro
attraverso la trasformazione del contratto da tempo determinato
a tempo indeterminato, ma, evidentemente, è meglio assumerne
un'altra anziché garantire la continuità sia lavorativa che
assistenziale, magari per ottenere 'agevolazioni' di vario tipo.
L'impegno di un'amministrazione comunale deve riguardare anche
la tutela della salute dei cittadini. Affermare di 'avere le
mani legate' è qualcosa di intollerabile e improponibile. La
nostra sigla sindacale è pronta ad appoggiare qualsivoglia
battaglia o protesta che la famiglia della giovane disabile e
l'associazione Carrozzine Determinate intendano mettere in atto,
e al tempo stesso invita la cooperativa Chieti Solidale a
rivedere la propria posizione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA