L'ambasciatrice romena Gabriela
Dancau si è recata ad Avezzano per omaggiare i concittadini
romeni che durante la Prima guerra mondiale furono fatti
prigionieri dall'esercito Austro-Ungarico e deportati nel campo
di concentramento della città capoluogo marsicana. Il campo fu
dismesso dopo il 1920, per poi essere riutilizzato nella Seconda
guerra mondiale dal Regio Esercito Italiano e successivamente
dalla Germania nazista per recludere i prigionieri di guerra.
L'Ambasciatrice dopo i saluti istituzionali nel palazzo
municipale si è recata a messa nei pressi del Monumento di via
Piana, ad Avezzano, alla presenza del Vescovo ortodosso romeno
in Italia, Siluan, di altri preti romeni e di rappresentanti
della Comunità romena ad Avezzano.
"Avezzano è stata storicamente tra le città italiane più
accoglienti nei confronti dei romeni. - ha raccontato il vescovo
Siluan -. Oggi ricordiamo gli eroi della Romania che decisero di
loro spontanea volontà, di tornare a combattere come volontari
al fianco dei soldati italiani per la libertà dei popoli
oppressi. I cittadini romeni che qui vivono, negli anni, hanno
saputo costruire una comunità laboriosa e vicina agli
avezzanesi".
"La comunità romena ad Avezzano, - ha aggiunto il sindaco Di
Pangrazio - è tra le più grandi d'Abruzzo, si è integrata
benissimo già da diversi anni e, ad oggi, c'è un rapporto
amicale. Molti cittadini romeni qui residenti sono di seconda
generazione; alcuni sono arrivati a ricoprire anche ruoli di
primo piano nel mondo della ristorazione e dell'edilizia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA