Un orso, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 luglio, è entrato in un campo scout puntando la tenda con le provviste alimentari. E' accaduto a Lecce nei Marsi (L'Aquila), in località "La Guardia", in un'area adiacente al territorio del Parco, dove comunque sono frequenti gli sconfinamenti dell'orso.
I 15 scout di 12 anni sono fuggiti dalle tende per rifugiarsi nelle auto. Tutta colpa della poca cautela dei capi scout, secondo Luciano Sammarone, direttore del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) e del sindaco di Lecce nei Marsi, Augusto Barile.
"L'orso può arrivare, soprattutto se metti la tenda dentro casa sua. I capi scout dovrebbero guidare meglio i loro ragazzi. Lo scoutismo è responsabilità, fondamentalmente. I capi scout hanno dimostrato di non averne. E ancora una volta ci va di mezzo l'orso. Ma anche i bambini, che ovviamente non sono consapevoli. Lo scoutismo sta perdendo quello che è il senso, che non è solo vivere in natura, è la responsabilità di quello che si fa", dice Luciano Sammarone.
"Si sa che gli orsi scendono a Lecce nei Marsi passando dalla Guardia. Quindi i capi scout hanno messo le tende dentro casa dell'orso, che è entrato nella cambusa, dove c'era la roba da mangiare, e poi da lì, nel video che io ho visto, se n'è andato per i fatti suoi", conclude Sammarone.
Il sindaco di Lecce nei Marsi, Augusto Barile, aggiunge: "Noi avevamo esortato i capi scout a mettere le scorte di cibo in una tenda cambusa più resistente, perché se l'orso non riesce a romperla una volta, non torna più. E soprattutto avevamo suggerito di piazzare questa tenda più lontano da quelle dove pernottano i ragazzini".
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