'Un canto per la rinascita - di
Guerra e di Pace', parole che scivolano dal palco allestito
davanti alla basilica di Collemaggio, insieme alle note
dell'orchestra, dei cori e degli artisti messi insieme da
Leonardo De Amicis, direttore artistico della Perdonanza, per
uno spettacolo scritto insieme a Paolo Logli che mette davanti
anche i bambini.
"L'apertura di quest'anno - spiega De Amicis - prosegue una
grandissima tradizione in cui le arti, la musica, la parola, la
recitazione si fanno portatori dei grandi valori della
Perdonanza: pace, solidarietà, riconciliazione prendono voce
attraverso le note e le parole delle arti del passato e
contemporanee. Da sempre al servizio della costruzione sociale e
degli ideali".
Un discorso portato avanti in tutti gli anni della direzione
artistica firmata De Amicis. "Abbiamo cercato di rendere attuale
un messaggio di 729 anni fa - commenta Logli - portando una
risposta a un momento in cui la guerra e la pace sono due
elementi fortemente presenti nell'attualità. Ho scritto delle
cose di mio pugno, ho adattato le parole di Sant'Agostino e
ripreso la poesia di Peter Handke che apre il film di Wim
Wenders 'Il cielo è azzurro sopra Berlino' che mette davanti lo
sguardo dei bambini".
Testi affidati a Violante Placido ma anche agli stessi piccoli
chiamati a leggere 'La guerra delle campane' di Rodari. Alcuni
di loro sono stati scelti per cantare 'Supereroi' di Mr Rain.
Tra gli ospiti anche Lorena Bianchetti. Mahmood, Paola Turci.
Anche quest'anno, l'accompagnamento musicale è a cura
dell'Orchestra del Conservatorio "Casella" dell'Aquila. Sul
palco anche il grande coro, con un totale di 120 cantori,
composto da 5 corali: Schola Cantorum San Sisto (diretta dal
maestro Alberto Martinelli), Corale L'Aquila (maestro Giulio
Gianfelice), Corale 99 (maestro Ettore Maria Del Romano), Corale
Gran Sasso (maestro Carlo Mantini), oltre allo stesso Coro del
Conservatorio di Musica di L'Aquila (diretto da Rosalinda Di
Marco). Dal palco anche un omaggio a Toto Cutugno. "Un messaggio
per noi importante e doveroso - conclude De Amicis nel
backstage".
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