"La notizia di un nuovo incidente
alla Sabino Esplodenti con tre morti mi riempie di indignazione
e rabbia. Dopo circa un mese dall'esplosione del 21 dicembre
2020 che causò la morte di tre operai io e Augusto De Sanctis
presentammo tre corposi esposti alla Procura della Repubblica di
Vasto per segnalare una serie di incongruenze sulle
autorizzazioni ambientali e sugli adempimenti in materia di
sicurezza che hanno contribuito all'apertura di un'inchiesta con
il sequestro dell'azienda. E' pazzesco che con un processo
imminente sulla precedente strage sia stata sciaguratamente
consentita la riapertura con una procedura semplificata. La
Regione Abruzzo ha persino deciso di non assoggettarla alla
procedura di VIA fermandosi al mero screening nonostante
puntuali osservazioni di associazioni e della stessa Provincia
di Chieti in cui si sollevavano pesanti questioni a cui non è
stata neanche data risposta". Lo dichiara Maurizio Acerbo,
segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista,
coordinamento di Unione Popolare.
"Avevamo già denunciato la colpevole negligenza di tutte le
autorità competenti, dalla prefettura al comune, per uno
stabilimento che è classificato ad alto rischio sulla base della
Direttiva Seveso ma è incredibile che si sia consentito di
riprendere l'attività. Per dire, poco fa sono andato a
controllare i siti WEB istituzionali di Prefettura e Comune e
non sono riuscito a trovare l'obbligatorio Piano di Emergenza
Esterno che tutti i cittadini dovrebbero conoscere in caso di
criticità. Un documento fondamentale, che la Prefettura deve
predisporre, da rinnovare e aggiornare ogni tre anni tanto è
importante. Tra l'altro mi pongo una domanda: esiste? Ricordo
che anche tre anni fa avevamo riscontrato e segnalato questa
assenza. Ci evitino lacrime di coccodrillo e comunicati di
cordoglio la giunta, i partiti presenti in Consiglio regionale e
i parlamentari abruzzesi che non hanno fatto nulla in questi
anni o che magari si sono anche attivati per la riapertura.
Politica e istituzioni sono corresponsabili di questa strage.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA