"Un obiettivo importante e
prestigioso che sana una ferita di cui potevamo vergognarci fino
a qualche anno fa. Cinque anni fa ho scoperto che non esisteva
in tutto l'abruzzo la Terapia intensiva pediatrica adatta a
curare in maniera professionale e competente i piccoli pazienti
e che le famiglie che hanno delle situazioni molto gravi". Lo ha
detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio,
all'evento inaugurale della Terapia intensiva pediatrica (Tip)
all'ospedale di Pescara.
Il presidente ricorda che, spinti "dalle sollecitazioni
dell'associazione Progetto Noemi, che ringrazio per averci
accompagnato in questo percorso difficile, in modo costruttivo,
dando sempre buoni consigli e sempre collaborando per la
soluzione dei problemi, siamo arrivati a questo obiettivo.
Purtroppo - ricorda il governatore - in mezzo ci sono stati due
anni di Covid in cui le terapie intensive sono state assorbite
dall'emergenza, ma poi, collaborando con il Bambino Gesu, da
oggi tutte le famiglie sanno che anche in Abruzzo se un bambino
ha bisogno di una terapia intensiva la può trovare qui a
Pescara. Stiamo rafforzando l'offerta sanitartia abruzzese e
questo credo sia un grande biettivo raggiunto".
Rispondendo alle domande dei cronisti, Marsilio ha poi
aggiunto che "la rete ospedaliera è stata approvata, verrà
presto trasformata in legge dal Consiglio regionale e prevede i
Dea funzionali, uno strumento e una organizzazione innovativa
che abbiamo ottenuto dopo un duro confronto durato anni con i
diversi ministri che si sono succeduti e con i diversi governi.
Il Governo Meloni, con il ministro Schillaci - ha affermato - ha
approvato questa formulazione e noi pensiamo che il modello
abruzzese possa fare da apripista e da esempio per le altre
regioni che hanno come noi la caratteristica di una bassa
densità demografica e una conformazione orografica
prevalentemente montuosa, che non consente di obbedire ai
dettami del decreto Lorenzin".
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