Con la premiazione del regista e
scrittore esule curdo-iraniano Fariborz Kamkari, per il
documentario 'Bosco Martese', nella sezione dedicata a Marco
Pannella, è cominciata la serata conclusiva del 28/o Premio
Internazionale della fotografia cinematografica 'Gianni Di
Venanzo' a Teramo. Il premio, intitolato al maestro della
fotografia teramano, celebra il ruolo e il lavoro fondamentale
degli autori della fotografia nel cinema. Il documentario di
Kamkari, dedicato agli 80 anni della battaglia di Bosco Martese
tra partigiani e soldati tedeschi, è stato proiettato anche
all'Università di Teramo per sancire la collaborazione con il
premio. Il Premio Speciale 'Caporale', dell'Istituto
Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise, è stato
assegnato al film "Storm Boy - Il ragazzo che sapeva volare"
(2020) di Shawn Seet. L'attrice Serena Grandi è stata la madrina
di questa edizione. "Ho fatto solo due film di quel genere e poi
tanti ruoli importanti e drammatici. Io voglio ancora lavorare
nel cinema, ma ci sono le caste e lavorano sempre i soliti", ha
detto la Grandi. Ospite della serata anche Andrea Roncato.
Con gli Esposimetri d'Oro sono stati premiati: alla memoria a
Luigi Kuveiller che legò il proprio nome ai film diretti da Elio
Petri, ha ritirato il giornalista Giuseppe Castiglione. Maura
Morales Bergmann per la Fotografia Italiana per il film 'La
California' di Cinzia Bomoll. Arseni Khachaturan per la
Fotografia Straniera per il film 'Bones and All' di Luca
Guadagnino. Tra gli altri riconoscimenti, a Stefano Palombi è
stato assegnato il Premio Speciale 'Peppe Berardin'" per la
categoria Fiction Tv autore della fotografia della serie 'Il
Patriarca diretta' da Claudio Amendola. All'autore della
fotografia Ivan Casalgrandi è andata la targa speciale 'Marco
Onorato' assegnata dalla giuria.
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