Un sit in per il diritto
all'abitare è in programma all'Aquila nella giornata di domani,
giovedì 19 ottobre, in piazza Regina Margherita. Un'iniziativa
rivolta in primis agli studenti della città, analogamente alle
istanze portate avanti dal cosiddetto 'movimento delle tende'.
"In un contesto di crisi economica e sociale - si legge nel
manifesto divulgato dal Comitato '3 e 32' - è fondamentale
organizzarsi e battersi per la difesa del diritto alla casa.
Vogliamo che il patrimonio abitativo agibile che possiede il
Comune dell'Aquila, tra Progetti Case e 'acquisto equivalente',
venga destinato e regolamentato per un housing sociale che possa
rispondere alla domanda abitativa presente in città. Vogliamo
politiche pubbliche tese a limitare il fenomeno 'airbnb' per
tutelare il diritto all'abitare e promuovere il ritorno ad una
residenzialità anche nel centro storico".
"Vogliamo più abitazioni - si legge ancora - destinate alla
residenzialità protetta, messe a disposizione delle associazioni
che si occupano di tali progetti. Vogliamo più alloggi nelle
residenze pubbliche per studenti e studentesse, perché diritto
allo studio è diritto alla casa". Di qui un monito dalle
istituzioni. "Regione, Comune e Adsu - incalza la nota - si
fanno beffe del diritto degli studenti a poter alloggiare in
questa città. Non hanno rinnovato la Campomizzi come residenza
universitaria spostando gli studenti a Cansatessa, in piena
periferia, con 100 posti in meno e senza servizi, tra cui quello
mensa". Altri posti sono stati ottenuti dall'università tramite
convenzione con il privato (Camplus). "La guerra politica dentro
Adsu fatta sulla pelle degli studenti - scrivono ancora dal '3 e
32' - ha prima ritardato clamorosamente il bando per le
assegnazioni, per poi partorirlo e clamorosamente invalidarlo,
mentre non si sa nemmeno se gli appartamenti Ater di Cansatessa
siano realmente pronti. Il collegio di merito istituito più di
due anni fa - conclude il manifesto - e che dovrebbe pure
assegnare alloggi per studenti negli appartamenti di proprietà
comunale derivati dalla legge sull'acquisto equivalente, è fermo
dalla nascita, nessuno studente o studentessa ne ha mai
beneficiato".
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