Dopo aver lavorato per 12 ore
ieri e poi ancora oggi nel teatro del rogo, i Vigli del fuoco
consegneranno nel giro di 48 ore i risultati degli accertamenti
della Procura della repubblica dell'Aquila che sta coordinando
le indagini, affidate alla Squadra mobile, sull'incendio che
ieri ha devastato il capannone dell'Asm, la municipalizzata dei
rifiuti del capoluogo regionale nella frazione di Bazzano. Ma
anche se gli inquirenti battono ogni pista, sembra prendere
piede la matrice dolosa visto che, secondo quanto si è appreso,
sarebbero stati trovati tre inneschi. Solo successivamente si
formuleranno le ipotesi di reato che in prima battuta saranno a
carico di ignoti. Anche se a tal proposito sarebbero state
sentite persone informate sui fatti, anche per verificare se i
vertici aziendali sono stati minacciati. Oltre al fatto che sono
sotto esame le telecamere della zona. Intanto, oggi, anche per
la pioggia caduta, pare rientrato l'allarme per la qualità
dell'aria scattato per i cittadini della zona est della città
per i quali è stata emessa una ordinanza sindacale con consigli
da seguire: come "tenere chiuse le finestre", "disattivare gli
impianti di condizionamento dell'aria", "evitare di consumare
ortaggi e frutta raccolti nelle vicinanze". Infine si prescrive
"di evitare di avvicinarsi all'area interessata dall'incendio se
non per motivi strettamente necessari". Le analisi dell'Arta,
l'agenzia regionale per la tutela ambientale, arriveranno
venerdì.
Ingenti i danni, secondo una stima 5 milioni di euro: a
bruciare, all'interno del capannone, che è andato totalmente
distrutto, sono stati 26 mezzi in dotazione all'azienda e un
vasto quantitativo di materiali plastici. Un danno enorme, che
potrebbe compromettere il servizio di raccolta rifiuti in città.
Ad andare distrutta anche linea di lavorazione della plastica, e
solo pochi giorni fa la Regione Abruzzo aveva autorizzato a
implementare a 16mila a 34mila tonnellate l'anno.
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