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Centri antiviolenza e case rifugio, una legge da Cpo Abruzzo

Centri antiviolenza e case rifugio, una legge da Cpo Abruzzo

Nuovo testo recepisce modifiche previste da intesa Stato-Regioni

PESCARA, 11 novembre 2023, 11:16

Redazione ANSA

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La Commissione pari opportunità (Cpo) della Regione Abruzzo ha approvato il testo della proposta di legge che intende sostituire la legge regionale n. 31/2006 in tema di centri antiviolenza (C.a.v.) e case rifugio (Cr) per donne maltrattate. La pdl, che consta di 32 articoli, è denominata "Istituzione dell'Osservatorio pari opportunità, dell'Osservatorio della violenza domestica, della Cabina di regia, dell'Albo regionale e riordino dei C.a.v. e delle Case rifugio" ed è la prima in Italia presentata da una Commissione pari opportunità regionale.
    Dal 2020 la Cpo Abruzzo ha posto in essere audizioni di tutti i legali rappresentanti dei centri antiviolenza e delle case rifugio riconosciuti dalla Regione. Nel luglio 2022 è stata predisposta una prima proposta di legge per integrare la 31/06.
    Successivamente, l'intesa Stato-Regioni del 2022 ha ulteriormente modificato i requisiti dei centri antiviolenza e delle case rifugio, prevedendo, tra l'altro, che gli avvocati a disposizione dell'utenza siano esclusivamente donne e che una donna avvocato la quale, nell'ambito della sua attività professionale, abbia seguito un uomo maltrattante, non possa operare in appoggio a un centro antiviolenza.
    "La Commissione pari opportunità Abruzzo - spiega la presidente Maria Franca D'Agostino - ha ritenuto opportuno riordinare l'intera materia afferente i centri antiviolenza e le case rifugio. Sulla scorta dell'ultima intesa Stato-Regioni ha previsto, inoltre: l'apertura di sportelli di ascolto, collegati ai Cav riconosciuti; la possibilità per la Regione di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per femminicidio e atti di violenza contro le donne, devolvendo l'eventuale risarcimento in favore delle vittime e/o degli eredi delle stesse in caso di femminicidio; l'istituzione dell'Albo delle associazioni aventi i requisiti ex lege, le sole deputate ad aprire centri antiviolenza e case rifugio, al fine di evitare che donne vittime di violenza si rechino in centri non riconosciuti con personale non specializzato".
   

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