Bolle di sapone, come gadget, da
far volteggiare tra le poltrone del teatro Circus sulle note de
"Il cielo" di Renato Zero, poi a parole un cenno all'Abruzzo
presente a Sanremo in questi giorni con i maestri Leonardo De
Amicis ed Enrico Melozzi. Anche la musica italiana ha avuto il
suo spazio all'inaugurazione ufficiale della campagna elettorale
di Marco Marsilio, ricandidato dal centrodestra alla presidenza
della Regione Abruzzo alle elezioni del prossimo 10 marzo.
"Basta con i campanilismi, con le divisioni che hanno
indebolito la nostra terra. L'Abruzzo deve riscoprire la sua
identità di unica grande famiglia. Da troppo tempo non si
prendevano decisioni perché si era vittime dello scontro interno
- ha detto Marsilio - Un passo molto importante è stato fatto
con questa legislatura, grazie al Consiglio regionale nel
gonfalone della Regione ora non ci sono solo i tre colori, il
bianco della neve delle montagne, il verde delle colline e dei
campi, l'azzurro del mare e del cielo, ma anche la statua del
Guerriero di Capestrano, custode e protettore del nostro popolo,
con tutto l'Abruzzo che si sente rappresentato".
"Voglio che sia l'ultima volta che si vota con i collegi
provinciali - ha proseguito - che alle prossime regionali si
voti con un collegio unico perché i consiglieri eletti devono
smettere di esser l'un contro l'altro armati, devono essere
consiglieri e assessori dell'Abruzzo intero. Siamo troppo pochi
e troppo piccoli quando andiamo a Roma o a Bruxelles. Dobbiamo
ancora lavorare molto e rimboccarci le maniche. Non ci fermate"
ha detto infine Marsilio concludendo a gran voce con
l'esortazione "Jemo 'nnanzi", in dialetto aquilano "andiamo
avanti", richiamando un gruppo di azione civica sorto dopo il
sisma del 2009.
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