Migliorare le condizioni di
vivibilità della Nuova Pescara e territori limitrofi,
incrementandone la sicurezza e l'integrazione modale, così da
incentivare gli spostamenti con mezzi pubblici e condivisi.
Questi gli obiettivi del progetto della Metropolitana di
superficie della Nuova Pescara per la realizzazione di un
sistema integrato di trasporto su rotaia a servizio dell'area
metropolitana e una ridistribuzione di servizi e percorsi di
accessibilità pedonale, ciclabile e veicolare intorno alle
stazioni ferroviarie già esistenti e di nuova costruzione. A
presentarlo, nel corso di un incontro sulla Strada Parco, è il
candidato sindaco di Pescara per il centrosinistra, Carlo
Costantini.
"un progetto che abbiamo posto in alternativa rispetto a
quello della filovia, che non è un progetto perché non è né
rapido né di massa. Un progetto vecchio, inutile e superato -
afferma - che brucerebbe milioni di euro e priverebbe la città
di uno spazio di libertà e di vita che appartiene ai pescaresi
ed è diventato patrimonio comune".
Il progetto presentato stamani prevede la creazione di un
servizio metropolitano lungo l'asse adriatico - Silvi,
Montesilvano, Pescara, Francavilla al Mare - con una diramazione
interna verso Pescara Ovest, con costruzione e attivazione di
nuove fermate, dando così centralità alle stazioni ferroviarie.
Un'opzione di trasporto rapido di massa che "si sta affermando
in molte città europee" e consentirebbe di "riequilibrare la
ripartizione modale della domanda, contenendo la modalità
stradale e offrendo idonee alternative modali di trasporto ora
non presenti".
"E' un progetto nuovo, moderno e innovativo - afferma
Costantini - che ci mette in linea con le direttive strategiche
europee, nazionali e locali, che sviluppa e coltiva l'ambizione
di rendere Pescara città europea. Il progetto è tanto semplice
quanto economico. Prevede cinque stazioni in più per
intercettare scambi e richieste di mobilità che oggi raggiungono
il numero di 650.000 spostamenti al giorno considerando il
corridoio Silvi-Montesilvano-Francavilla, penetrando verso
l'interno per Chieti. Sulla realizzazione di questo asse si
gioca il futuro della mobilità della Nuova Pescara".
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