"Stellantis ha internalizzato una
parte di servizi effettuati negli ultimi 40 anni da Albasan in
vista della chiusura del reparto cambi (Termoli 2) determinando
11 esuberi". E' quanto fa sapere da Termoli (Campobasso) Daniele
Capuano della Filcams-Cgil Molise, presente questa mattina,
insieme a Fisascat Cisl Abruzzo-Molise e Uiltucs Molise, al
presidio contestuale allo sciopero dei lavoratori della ditta
appaltatrice delle pulizie dell'impianto Stellantis. Gli operai
dell'azienda, complessivamente 50, si sono ritrovati nel nucleo
industriale, davanti ai cancelli dell'ex Fiat, per manifestare
la loro preoccupazione per il futuro. La questione approderà in
Consiglio regionale del Molise il prossimo 3 aprile.
"Noi chiederemo che l'Amministrazione molisana al Tavolo
ministeriale con Acc - prosegue Capuano - si faccia carico di
tutti i lavoratori dello stabilimento, non solo degli operai
diretti, ma anche di quelli dell'indotto: gli operatori di
Albasan e delle altre ditte, in tutto 300 persone. C'è il
rischio che queste maestranze, dopo 30-40 anni di lavoro, si
ritrovino in mezzo a una strada".
Intanto gli 11 esuberi annunciati da Albasan non si potranno
bloccare, almeno per il momento. "Albasan dipende da ciò che
Stellantis decide e se stanno internalizzando le pulizie di
alcune aree, la ditta non può che dichiarare gli esuberi, come
accaduto" aggiunge Capuano. A sostegno dello sciopero anche i
sindacati metalmeccanici.
"Il 5 aprile c'è il tavolo automotive a Roma, il 10 aprile
l'incontro con Stellantis, sempre presso il ministero. Sono due
giornate molto importanti - dichiara Francesco Guida della Uilm
- in cui cercheremo di dirimere la questione non solo per i
dipendenti Stellantis. La transizione va governata, va gestita.
Sono anni che lo diciamo e ora siamo arrivati al punto. Ci
auguriamo che in questi due tavoli riusciamo a ritrovare il
bandolo della matassa".
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