Sarebbero stati
i fuochi d'artificio per la festa patronale a innescare
l'incendio alla pineta di San Benedetto in Perillis (L'Aquila)
lo scorso 6 giugno. Lo hanno stabilito i carabinieri forestali
che hanno denunciato alla Procura della Repubblica dell'Aquila
il titolare di una ditta della Valle Peligna per incendio
colposo. I militari hanno inoltre sequestrato i candelotti
utilizzati per i fuochi d'artificio. Il rogo aveva mandato in
fumo 2.500 metri quadri di pineta. Le fiamme erano state poi
spente da squadre dei vigili del fuoco e volontari. Il sostituto
procuratore dell'Aquila, Marco Maria Cellini, si era recato sul
posto per un sopralluogo e per coordinare l'attività d'indagine,
effettuata dai carabinieri del Nucleo "Parco" di Cansano e della
Stazione di Navelli.
"Le elevate temperature favoriscono il diffondersi delle
fiamme, che talvolta perdurano per giorni, distruggendo interi
boschi, anche in aree di pregio - scrivono i carabinieri
forestali - Non solo vandalismo e attività criminale, ma anche
il mancato rispetto delle regole, che lo stesso buon senso
dovrebbe richiamare, ogni anno riducono in cenere migliaia di
ettari ricoperti da vegetazione". I Carabinieri richiamano tutti
a una "stretta osservanza delle disposizioni per la prevenzione
degli incendi e ricordano che il codice penale sancisce, per il
reato di incendio boschivo colposo, la pena della reclusione da
due a cinque anni, che si aggiunge alle sanzioni pecuniarie
amministrative".
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