(v. 'Carceri: Spp, detenuto si suicida a Teramo' delle 11.04)
"Costante situazione di tensione
nelle carceri italiane, ogni suicidio è una sconfitta": così il
sindacato della polizia penitenziaria Sappe dopo la morte di
Giuseppe Santoleri, l'uxoricida detenuto a Teramo.
"Episodi simili portano con sé il fallimento del sistema
penitenziario, talvolta incapace di intercettare il disagio dei
più fragili che vedono nell'estremo gesto l'unica via d'uscita.
Siamo costernati ed affranti: un detenuto che si toglie la vita
in carcere è una sconfitta per lo Stato e per tutti noi che
lavoriamo in prima linea", dichiara il segretario generale
Donato Capece, invocando interventi urgenti.
"Si potrebbe ipotizzare un nuovo sistema penitenziario
articolato su tre livelli: il primo, per i reati meno gravi con
una pena detentiva non superiore ai tre anni, caratterizzato da
pene alternative al carcere, quale è l'istituto della 'messa
alla prova'; il secondo livello è quello che riguarda le pene
detentive superiori ai tre anni, che inevitabilmente dovranno
essere espiate in carcere, ma in istituti molto meno affollati
per lo sgravio conseguente all'operatività del primo livello e
per una notevole riduzione dell'utilizzo della custodia
cautelare. Il terzo livello, infine, è quello della massima
sicurezza, in cui il contenimento in carcere è l'obiettivo
prioritario".
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