Sciopero questa mattina e presidio
dei lavoratori impegnati nel servizio di facchinaggio della Asl
Lanciano Vasto Chieti e che, fra l'altro, mandano avanti il
magazzino di distribuzione dei farmaci, iniziativa che si
inserisce nello stato di agitazione proclamato dalla Filcams
Cgil. Una quarantina dei circa 70 addetti che lavorano alle
dipendenze di due società private - Dussman titolare
dell'appalto principale, Auriga ha avuto il subappalto - si sono
ritrovati dinanzi alla sede della direzione generale della Asl a
Chieti per un presidio, dopo che l'azienda sanitaria ha
comunicato alle società che taglierà il 50 per cento delle ore
del servizio, da 1400 a 740 alla settimana, taglio che avrebbe
dovuto essere attuato da oggi e che probabilmente ci sarà dal
primo agosto.
I lavoratori sono inquadrati con un contratto part time e con
la riduzione delle ore il taglio in busta paga sarebbe
pesantissimo. Nella tarda mattinata una delegazione della
Filcams Cgil Chieti, composta dalla segretaria Elena Zanola e da
tre rappresentanti dei lavoratori, è stata ricevuta dal
direttore amministrativo, Giampaolo Grippa, e al termine del
colloquio la Filcams Cgil Chieti, insieme ai lavoratori che
hanno dato vita al presidio, ha deciso di sospendere lo stato di
agitazione.
La decisione, fa sapere Filcams Cgil, "è stata presa perché
si è finalmente riavviato quel dialogo costruttivo, iniziato in
prefettura il 14 giugno, che si era interrotto con l'invio delle
lettere di riduzione drastica dei contratti di lavoro inviate ai
lavoratori". L'8 luglio prossimo alle ore 16 è stato già fissato
un nuovo confronto con il direttore amministrativo "per
proseguire l'analisi puntuale del servizio e trovare le
soluzioni per fare in modo che la riorganizzazione e
l'efficientamento del servizio non comportino un dramma sociale
per le persone e un danno per il servizio pubblico assicurato
dai lavoratori".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA