/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mussida, mode musicali passano, il progressive è l'antidoto

Mussida, mode musicali passano, il progressive è l'antidoto

Il co-fondatore Pfm si racconta al Conservatorio dell'Aquila

L'AQUILA, 09 luglio 2024, 11:22

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Il progressive è un antidoto a quelle che sono le mode musicali del momento". Così Franco Mussida, chitarrista e co-fondatore della Premiata Forneria Marconi che ieri al Conservatorio 'Alfredo Casella' dell'Aquila ha tenuto una speciale lezione concerto.
    "Il prog - ha sottolineato - è proprio l'esempio di come una forma musicale, che pesca da tante radici diverse, è capace di re-immetterle in un territorio che all'epoca era quello più popolare, la forma canzone, fino ad innovarlo. Sono qui a testimoniare la necessità anche per i ragazzi di oggi di cercare di condensare esperienze diverse, mondi diversi e di farne qualcosa di originale anche per non uniformarsi a quello che in qualche modo sono le mode del momento. Oggi, come quarant'anni fa. I giovani musicisti sono chiamati a comprendere la realtà e sperimentare".
    "Mai come in questo momento, comunque - ha aggiunto - i ragazzi hanno bisogno di raccontarsi, attraverso la musica. Lo fanno magari nella maniera più semplice e diretta, in questo caso la parola. Questo bisogno è normale, quello che è importante per chi fa formazione e arte è collegarsi con i ragazzi e mostrare cosa si perdono a rimanere sempre chiusi in una stanza, un cliché, in un modo di fare".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza