"La Valle Peligna non può
accettare di essere schiacciata e vilipesa da un potere
economico e politico che non conosce limiti, arrivando a
sopprimere impunemente la storia e le testimonianze degli
antichi popoli che hanno abitato il nostro territorio". Lo
scrivono in una nota i comitati cittadini per l'ambiente,
facendo notare che a Case Pente, nell'area dove, a Sulmona, la
Snam vuole costruire la centrale di compressione - parte del
metanodotto di 430 chilometri da Sulmona a Minerbio (Bologna) -
sono state fatte altre scoperte archeologiche. Si tratta di una
capanna risalente all'età del bronzo, circa 1500 a.C., quindi
gli ambientalisti chiedono alle istituzioni di farsi sentire per
tutelare il patrimonio storico e fermare i lavori. A confermare
le costruzioni rudimentali, fatte di pali infissi nel terreno e
coperte con materiale vegetale misto ad argilla, è la stessa
Soprintendenza che lo scorso luglio aveva prescritto alla Snam
di proseguire gli scavi. Dalla società fanno sapere che le
operazioni stanno andando avanti ma, nel frattempo, sono
arrivati i materiali per iniziare la costruzione dell'opera.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA