"Nelle prossime ore verranno
valutate le iniziative investigative, tra cui gli accertamenti
tecnici più opportuni per ricostruire la dinamica dei fatti e le
cause dell'incidente", in modo da poter valutare "la sussistenza
di reati ed eventuali responsabilità di terzi nella vicenda". La
Procura di Terni, attraverso una nota del Procuratore facente
funzioni Andrea Claudiani, fa il punto dopo l'incidente aereo in
cui ieri, a Terni, hanno perso la vita il 58enne Massimo
Sciannimanico e il 63enne Claudio Di Giacomo, entrambi
abruzzesi.
"Immediatamente dopo il fatto" la Procura "ha assunto la
direzione delle indagini ed il sostituto Procuratore di turno
(Raffaele Pesiri, ndr) si è subito recato personalmente nel
luogo in cui il velivolo è precipitato, effettuando un primo
sopralluogo in stretta collaborazione con la squadra mobile e la
polizia scientifica della questura di Terni".
"Il magistrato - spiega il Procuratore Claudiani - ha
disposto che le salme delle due vittime fossero poste a
disposizione dell'autorità giudiziaria in vista degli
accertamenti medico legali del caso. I resti dell'aereo e quanto
altro di rilevante sono stati immediatamente sottoposi a
sequestro probatorio".
Durante il sopralluogo la stessa Procura "ha assicurato la
massima leale collaborazione istituzionale agli incaricati
dell'inchiesta amministrativa dell'Agenzia nazionale per la
sicurezza del volo".
In ordine alle cause dell'incidente, con il velivolo - un
aeromobile monomotore quadriposto, precipitato accanto alla
superstrada E45 pochi istanti dopo il decollo
dall'aviosuperficie di Terni, se da un lato - si apprende da
fonti investigative - vengono escluse le condizioni
meteorologiche, ottimali al momento dei fatti, dall'altro resta
aperta ogni ipotesi: dal guasto tecnico all'errore umano.
Allo stato le indagini si concentrano su accertamenti
tecnici, medico legali, documentali e testimonianze acquisite
dagli organi di polizia giudiziaria.
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