Il questore di Chieti, Aurelio
Montaruli, ha emesso provvedimenti di D.a.Spo., divieto di
accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, nei
confronti di cinque ultras del Teramo, protagonisti degli
scontri avvenuti il 25 agosto scorso, sul tratto dell'autostrada
A14 nei pressi dell'uscita Val di Sangro, fra tifosi del
Giulianova e del Teramo quel giorno diretti rispettivamente a
Vasto e ad Agnone (Isernia) al seguito delle squadre impegnate,
in trasferta, per disputare gli incontri di calcio di Coppa
Italia. I provvedimenti di Da.Spo. adottati, elaborati dalla
Divisione Anticrimine di Chieti, hanno in due casi la durata di
3 anni e, per gli altri tre tifosi, in passato raggiunti da
analoghi provvedimenti, di 5, 6 e 8 anni.
I cinque sono stati denunciati, a diverso titolo e in
concorso tra loro, per i reati di rissa, porto di armi od
oggetti atti a offendere, attentato alla sicurezza dei trasporti
e incendio. Quel giorno alcuni automobilisti in transito
segnalarono violenti scontri tra decine di tifosi, molti dei
quali a volto coperto e armati di bastoni, cinte e fumogeni, che
di fatto bloccavano il traffico viario. Intervenne una pattuglia
della Polizia Stradale del Distaccamento di Lanciano che, pur
non rilevando la presenza di persone e veicoli coinvolti, che si
erano già allontanati, trovò parte del materiale utilizzato
negli scontri: bastoni in materiale plastico, una cinta in
cuoio, resti di fumogeni esausti nonché cocci di bottiglie di
vetro infranti e sparsi sulle corsie di marcia. Ci fu anche un
principio di incendio sulla scarpata adiacente la corsia di
decelerazione del casello Val di Sangro, scaturito
dall'accensione dei fumogeni e spento dai Vigili del Fuoco.
L'indagine della Digos di Chieti, in stretta collaborazione con
la Digos di Teramo, ha permesso di riscostruire l'esatta
dinamica dei fatti partendo dall'acquisizione di un brevissimo
video circolato sul web, che ha ripreso parte degli scontri,
insieme all'analisi di ulteriori immagini di videosorveglianza
relative ai tratti autostradali interessati, e le ulteriori
attività di indagine hanno permesso di identificare i cinque
tifosi appartenenti alla tifoseria ultras teramana e la loro
partecipazione alle azioni violente.
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