"In Italia ci sono 10,4 milioni di
giovani tra i 18 e i 34 anni e quelli che lavorano sono circa 7
milioni, di cui l'80% presenta contributi stabili nell'ultimo
anno. I restanti, circa 3,5 milioni, hanno una contribuzione
frammentata o non pagano affatto i contributi perché non
lavorano". Lo ha detto il presidente dell'Inps, Gabriele Fava,
nel suo intervento all'Abruzzo Economy Summit, in corso a
Pescara, sul tema del 'Welfare generativo'. affermando che "è
stato messo a punto un "Progetto Giovani" che partirà a ottobre
2024 e andrà avanti per tutto il 2025 per avvicinare i giovani
al mondo della previdenza". Fava ha sottolineato la necessità di
allargare la base contributiva.
"È possibile che Inps entri nel mondo delle politiche attive
del lavoro, ruolo del legislatore, in chiave costruttiva - ha
proseguito Fava - La campagna di promozione 'Progetto Giovani',
che partirà a ottobre 2024 e andrà avanti per tutto il 2025, ha
lo scopo di far comprendere ai giovani che devono cominciare da
subito, fin dal primo lavoro, a pensare alla pensione. Nei
giovani deve maturare la consapevolezza che prima si inizia,
meglio è".
"Ci vuole una semplificazione delle norme - ha sottolineato -
per ridurre la rigidità in uscita. Il lavoro dell'Inps è quello
di adattare i servizi in base al momento di vita del cittadino.
L'obiettivo del medio periodo è quello della nuova app
dell'Inps, perché l'istituto sia trasparente e intuitivo".
L'Inps promuoverà una campagna di comunicazione - spiega
l'Istituto - "tramite i social network e un'app denominata
"Contaci", con l'obiettivo di dimostrare ai giovani che avranno
una pensione pubblica e che l'importo della stessa dipenderà dal
loro percorso lavorativo"
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