È Paolo Bozzi il vincitore del
Premio 'Marcello De Cecco in Economia e Storia delle
Istituzioni', per un lavoro inedito riservato a studiosi di età
inferiore a 30 anni, per il 2024, che è organizzato da Amdec.
Ventinove anni, toscano, Bozzi si è laureato alla Scuola
Normale Superiore di Pisa, oggi insegna all'Università Humboldt
a Berlino. Il riconoscimento gli è stato assegnato questo
pomeriggio a Lanciano (Chieti), nel teatro Fenaroli nell'ambito
delle giornate dell'Economia, 'Mani Visibili' intitolate
all'economista abruzzese Marcello De Cecco.
Il premio è stato assegnato a un lavoro sulla riforma
tributaria del 1973, che definì "la necessità della tassazione
in Italia per il cambiamento di paradigma economico sociale"
dice la motivazione. "Ho utilizzato il lavoro di De Cecco sulla
circolazione della ricchezza in Italia", ha detto Bozzi
nell'intervento dopo l'attribuzione del premio, per cui ha
espresso forte soddisfazione per il contesto di grande
importanza in cui è assegnato.
È stato inaugurato oggi anche il Fondo librario Marcello De
Cecco, ospitato all'interno di Palazzo degli Studi a Lanciano.
Negli spazi dell'ex Liceo Ginnasio cittadino, nel palazzo
intitolato allo stesso De Cecco, dove fu anche studente, sono
stati collocati 2.337 volumi. Il fondo è stato donato alla città
da Giulia Bamford, vedova De Cecco, in omaggio al legame
speciale tra l'economista e Lanciano.
Il tema della "sovranità tecnologica vero e proprio
discrimine in campo economico e geopolitico per l'Unione
europea" è stato il tema al centro della sessione mattutina di
Mani Visibili con un focus su "Innovazione: il ritorno delle
frontiere". Il pomeriggio è stato animato dal dibattito sul
"multilateralismo", coordinato da Mario Amendola,
dell'Università La Sapienza, e le conclusioni affidate a
Ignazio Visco, già Governatore della Banca d'Italia. Domenica 13
ottobre, nella giornata conclusiva, alle ore 10.30 si svolgerà
il dibattito dal titolo "Una prova per il Sud".
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