(v. 'Forum H2o, progetto Anas per strada in...' delle 12.22)
"Continuare a progettare e
realizzare opere con la visione di 50 anni fa, quando gli eventi
meteo non erano così devastanti e frequenti, significa essere
miopi, buttare al vento soldi pubblici, distruggere i territori
e mettere a repentaglio la vita dei cittadini". A sostenerlo è
il docente di Fisica dell'Università d'Annunzio di
Chieti-Pescara, Piero Di Carlo, interpellato dall'ANSA in merito
al progetto da 170 milioni di euro dell'Anas relativo al quarto
lotto della strada Teramo-Mare, localizzato nell'area di
esondazione del fiume Tordino. Il prossimo 11 novembre è stata
convocata la Conferenza dei Servizi per l'esame dell'opera.
"Il riscaldamento globale - spiega Di Carlo - e le
conseguenze che ciò induce in termini di eventi meteorologici
sempre più severi e molto spesso più catastrofici delle
previsioni, è sotto gli occhi di tutti. È il momento di
pianificare opere, interventi, città che tengano conto di ciò
che stiamo vivendo e di ciò che ci aspetta per il futuro".
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