Andate deserte le sei aste per
l'acquisto dei due lotti oggetto del fallimento, per le Terme di
Caramanico "ora è ufficialmente fallita anche l'aggiudicazione
per lo sfruttamento della sorgente Santa Croce - Pisciarello.
Con la determinazione n. 206, pubblicata il 7 novembre, Areacom
recepisce la comunicazione con cui la ditta Dre srl ha fatto
sapere di non voler procedere alla stipula del contratto per lo
sfruttamento delle acque termali". E' quanto scrive, in una
nota, il vicepresidente del Consiglio regionale d'Abruzzo
Antonio Blasioli.
"La Dre Srl si era aggiudicata lo sfruttamento della sorgente
Santa Croce - Pisciarello con provvedimento direttoriale n. 12
del 29 gennaio 2024. Più volte sono intervenuto pubblicamente
sulla questione, sia per sottolineare il lungo lasso di tempo
trascorso per effettuare il controllo dei requisiti
dell'aggiudicataria, ben sette mesi (le verifiche sono infatti
terminate lo scorso 29 agosto, data in cui l'affidamento è stato
ufficialmente formalizzato) sia per porre l'accento su alcune
ambiguità e inesattezze, difficilmente sanabili, che
caratterizzavano l'offerta aggiudicata a Dre srl, come i
riferimenti alla sorgente La Salute non più oggetto di gara,
l'assenza di un piano industriale e di uno studio di fattibilità
delle opere per l'auto-approvvigionamento dell'energia da fonti
alternative, nonché la mancanza della polizza fideiussoria e dei
requisiti della professionalità rispetto a quanto previsto dalla
L.R. 15/2002".
"Ebbene, sulla base della determinazione pubblicata ieri da
Areacom, apprendiamo che la prima aggiudicataria si sarebbe
tirata indietro con questa motivazione: « […] l'impossibilità di
procedere alla conclusione del contratto» dovuta « […] alle
incertezze riguardanti il destino dei complessi immobiliari
termali attualmente all'asta, il cui sfruttamento era ed è un
elemento essenziale di realizzazione della proposta economica
presentata in gara per la concessione delle acque termali".
"Scopriremo a breve - prosegue Blasioli - tutte le ragioni
del recesso, nonché le azioni che intenderà adottare Areacom a
seguito di questa decisione, ma questa determina offre lo spunto
per alcune riflessioni che voglio rendere pubbliche. La prima è
che si è perso praticamente un anno per aggiudicare l'acqua
separatamente dal compendio immobiliare. Ho sempre sostenuto che
separare i due lotti oggetto del fallimento rispetto allo
sfruttamento dell'acqua fosse un problema, e ora ad affermarlo è
la stessa Dre srl nella determinazione n. 206 del 7 novembre
2024. La seconda è che, tralasciando tutti gli approfondimenti
del caso, leggo con sorpresa quanto dichiarato dalla Dre srl e
riportato nella determinazione di Areacom, e cioè il passaggio
sull'incertezza della vendita dei due lotti fallimentari. Mi
pongo quindi il seguente interrogativo: forse la società
aggiudicataria pensava di cedere in subappalto lo sfruttamento
delle acque termali? Un'intenzione tuttavia mai formalizzata nei
documenti di gara, malgrado le prescrizioni del Codice degli
Appalti".
"Quel che è certo è che questa procedura ha ancora tanto da
dire. Leggo nella determinazione che ora si procederà allo
scorrimento della graduatoria, verificando se la seconda in
graduatoria, la Virgo Holding spa, che ha ottenuto meno della
metà del punteggio tecnico rispetto alla Dre srl, abbia o meno
tutti i requisiti. Nella speranza che il Presidente Marsilio
voglia abbracciare la proposta che avanziamo ormai da tempo
immemore, ovvero contrarre un mutuo per far sì che la Regione
Abruzzo acquisti i lotti delle Terme, o anche solo quello dello
stabilimento termale, riaccorpando così beni e acqua, siamo in
attesa di capire come si svilupperà questa procedura, speriamo
in tempi celeri".
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