"Il progetto definitivo del IV
lotto della Teramo Mare è inequivocabilmente, sulla base delle
stesse cartografie depositate da Anas, in piena zona mappata a
rischio di esondazione del fiume Tordino. Anas ammette di aver
localizzato la strada in area a rischio, ma non risponde neanche
ai dubbi sollevati dalla Commissione Valutazione di Impatto
Ambientale nazionale e procede ance con parere contrario del
Mic". Lo afferma il comitato Terra Lieta Val Tordino a proposito
del progetto.
"Le aree di piena sono state considerate su mappe costruite
su frequenze di piena di 200 anni, quando oggi, a causa della
crisi climatica e l'estremizzazione dei fenomeni - osservano gli
ambientalisti - le aree di piena sono perimetrate con le piene
di portata ben maggiore, con frequenza di 500 anni. Quindi le
aree a rischio, se calcolate con le precipitazioni più intense
sarebbero non solo ancora più estese attorno al fiume ma
soggette a rischio ancora più grandi. Negli ultimi anni abbiamo
esempi concreti sul fiume Misa nelle Marche, in Emilia Romagna e
pochi giorni fa a Valencia".
"Davanti a questi dati inoppugnabili - aggiungono - Anas ha
ammesso di aver localizzato la strada in aree a rischio, ma poi
pretende di sostenere che una tale scelta sia compatibile.
Credevamo dovesse essere un dato ormai acquisito per qualsiasi
soggetto senziente e cauto il fatto che costruire opere
pubbliche in piena area di esondazione sia un azzardo
inaccettabile perché 'il fiume prima o poi si riprende le aree
che gli vengono sottratte'".
Comitati e associazioni ricordano di avere "da tempo
sollevato la questione dei rischi più elevati rispetto a quelli
già noti derivanti dalla crisi climatica. Non a caso -
proseguono - la stessa commissione Via del Ministero
dell'Ambiente ha fatto propri questi dubbi chiedendo ad Anas nel
2023 di rifare i calcoli sulla base di piene più consistenti. Le
risposte di Anas sono a dir poco surreali".
Gli ambientalisti ricordano la "terribile piena del 2011
quando l'acqua del fiume arrivò fino alla strada comunale",
oltre a quelle del 2017 e del 2021ed invitano a considerare
anche "il grave consumo di suolo". Il tutto, affermano gli
attivisti, avviene mentre il commissario straordinario cui è
stato affidato il progetto IV lotto, dirigente Anas, "risulta
attualmente indagato nell'ambito di un'inchiesta per
corruzione, turbativa d'asta e rivelazione di segreti
d'ufficio".
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