"Sono molto onorato di essere qui
stasera. La mia presenza qui è come difensore dei diritti umani
e sono qui per ricevere due cittadinanze onorarie in questa
veste, non come Patrick Zaki. La mia presenza oggi qui è
possibile grazie al vostro lavoro. Ci sono attualmente oltre
40mila prigionieri politici in Egitto e la mia storia è servita
a portare attenzione su queste situazioni". Sono le parole
pronunciate da Zaki sul palco della sala 2 del teatro Massimo a
Pescara al momento della consegna delle due cittadinanze
onorarie dei comuni di Pescara e di Chieti, conferitegli nel
2021. Già nel luglio 2020 a Zaki era stata conferita la
cittadinanza onoraria di un altro comune abruzzese, quello di
Tollo (Chieti). La consegna delle pergamene è avvenuta
nell'ambito della terza giornata del FLA, dove Zaki è stato
invitato a presentare il suo libro "Sogni e illusioni di
libertà. La mia storia". Patrick Zaki era studente
all'università di Bologna quando fu arrestato in Egitto, dove
era tornato per vedere i parenti, il 7 febbraio 2020. Era
accusato di "diffusione di notizie false", "incitamento alla
protesta" e "istigazione alla violenza e ai crimini
terroristici".
A consegnargli la cittadinanza onoraria di Pescara c'erano i
consiglieri Michela Di Stefano (Pd), vicepresidente del
Consiglio comunale, e Paolo Sola, consigliere del M5s promotore
dell'iniziativa dal 2021; per il Comune di Chieti c'era il
consigliere comunale Paride Paci che ha dichiarato: "Questa
pergamena, Patrick, valga come invito a Chieti, per un ritiro
ufficiale davanti alla città e per un evento in cui parlare di
questi temi che sono cari a tutti e prioritari per chi è
istituzione in un Paese democratico".
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