Al via stasera "Il teatro delle
parole", seconda stagione del "Piccolo Teatro Orazio Costa" di
Pescara, fondato e diretto da Domenico Galasso, con uno
spettacolo, (alle 21:15), sold-out da settimane. In scena, nei
locali in via D'Annunzio 29, "Ciao, redidiva!", un reading da
Alda Merini con Liliana Massari e Galatea Ranzi. "Inoltrarsi
nell'universo Alda continua per noi a essere uno stimolo
emozionante e sorprendente - spiegano le due attrici - Ci siamo
immerse nella sua prosa e abbiamo potuto portare alla luce solo
una parte delle sue profonde vertigini: 'La pazza della porta
accanto', 'L'altra verità', 'Lettere a un racconto', 'La vita
facile' sono testi che continuano a sorprenderci e dai quali
abbiamo tratto questa lettura-spettacolo".
Il secondo appuntamento sarà domenica 1 dicembre, "E io solo
sono rimasto per raccontarlo". Dal Moby Dick, il capolavoro di
Herman Melville: in scena Miriam Di Nardo Di Maio e Alfredo
Troiano. Mercoledì 27 dicembre "Contro-canti di Natale", reading
da opere di Auster, Buzzati, Čechov, Dürrenmatt e Renard.
Galasso interpreterà questi racconti di dissonanza intima e
protesta trasversale contro il clangore e lo spirito canonico
delle feste natalizie.
La stagione proseguirà il 12 gennaio con "La rivoluzione di
Grancovia", reading da John Fante con Domenico Galasso e Alfredo
Troiano. Il 26 gennaio "Confiteor" di Giovanni Testori, con
Tiziana Risolo e Giuseppe Calamunci Manitta (regia di Alfredo
Traversa); il 9 febbraio "L'arte di amare" di Ovidio,
performance teatrale di e con Pietro Faiella e Liliana Massari;
il 23 febbraio "La ballata della risacca" di e con Valentina
Nibid. Il 2 marzo "1939. Una vita a domino" (di e con Alfredo
Traversa), storia di un pescatore deportato dal regime fascista
nell'isola di San Domino, nelle Tremiti, dove venivano esiliati
gli omosessuali; il 16 marzo "La notte di Medea" da Euripide con
Elisabetta Femiano e la regia di Danilo Proia; il 30 marzo "Mò
scì mò no", reading musicale sui versi del poeta dialettale
abruzzese Alessandro Dommarco, con Andrea Iarlori e Marzio Di
Marco.
Il 13 aprile Gianni Oliva e Domenico Galasso faranno rivivere
"L'intervista ritrovata", da un testo di Oliva basato
sull'ultima intervista mai rilasciata di Giovanni Verga. L'11
maggio sarà proiettato il film-documentario di Maria Erica
Pacileo "Mario Tobino, per le antiche mura" (lo
psichiatra-scrittore fu tra gli avversari più tenaci dei
manicomi prima della riforma Basaglia). Da definire la data de
"Il Dio convidiso", lezione-spettacolo di Adriano Fabris con lo
stesso Fabris e Domenico Galasso.
Galasso, formatosi all'Accademia d'Arte Drammatica "Silvio
D'Amico" di Roma, ha studiato, oltre che con Orazio Costa, con
Andrea Camilleri e Mario Ferrero. Organizza da anni corsi per
giovanissimi, giovani e adulti e con il Piccolo Teatro persegue
l'obiettivo di costituire a Pescara una Scuola di
Interpretazione che diventi punto di riferimento nazionale nel
centro-sud. "Sottolineo l'importanza, considerando anche la
nostra strategica collocazione geografica, di un istituto che si
radichi nel solco della più illustre tradizione italiana -
spiega Galasso - Una Scuola d'alta formazione dotata di un corpo
docente di massima qualità; una realtà in grado di attivare e
intercettare energie e strategie di valorizzazione culturale del
nostro territorio. Permettendo agli allievi di accedere alle
migliori opportunità professionali".
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