A seguito della richiesta avanzata
dalla rappresentanza studentesca '360Gradi', il Senato
Accademico dell'Università degli Studi 'Gabriele d'Annunzio'
(Ud'A) ha approvato il 16 ottobre scorso l'attivazione della
didattica a distanza (dad) per alcune categorie di studenti.
Tuttavia, il servizio è operativo solo per un numero ristretto
di iscritti.
Lo denuncia la stessa associazione secondo una nota divulgata
attraverso la testata universitaria Rombo Web. "Ad oggi - viene
spiegato - la dad è attiva esclusivamente per gli studenti
aderenti alla piattaforma Pa 110 e lode, che possono accedere
alle lezioni in modalità asincrona e, dal 4 novembre, per
studenti con invalidità o disabilità. Per tutti gli altri aventi
diritto, il sistema permetterà solo dalla prossima settimana di
inoltrare le richieste, ma non esiste alcuna certezza". Secondo
quanto stabilito dall'Ateneo, oltre agli studenti 'Pa 110 e
lode' e a quelli con disabilità, avrebbero diritto alla
didattica a distanza altre categorie, tra cui: studenti
lavoratori, caregiver familiari, persone affette da patologie
croniche o in terapia salvavita, studentesse in gravidanza,
genitori con figli,
studenti bloccati all'estero per emergenze belliche, studenti
detenuti.
"Si sta facendo discriminazione fra aventi diritto - spiega
all'ANSA Carmela Santull presidente dell'associazione 360Gradi -
gli studenti esclusi fanno conti con ritardi che compromettono
la loro formazione e li penalizzano per le assenze forzate".
"Accedere alla dad - riporta su RomboWeb una studentessa
caregiver - mi permetterebbe di assistere la mia famiglia senza
perdere le lezioni. Ma questa opzione non è prevista per la mia
categoria". Per chi è soggetto all'obbligo di frequenza, la
situazione appare ancor più complessa. Il processo per ottenere
una deroga prevede un iter burocratico articolato: la richiesta
deve essere valutata dall'organo della Scuola o il Dipartimento,
con tempi di risposta che possono superare un mese, per poi
attendere il via libera finale del Rettore. Procedure
incompatibili per chi, ad esempio, è in procinto di sottoporsi a
un intervento medico.
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