"Stiamo lavorando affinché i
nostri prodotti, spesso oscurati da varietà più famose,
conquistino il riconoscimento che meritano. La qualità e la
specificità dei tartufi d'Abruzzo, un tempo apprezzata solo da
pochi esperti, stanno ora emergendo a un pubblico sempre più
vasto. Il nostro tartufo non ha nulla da invidiare alle varietà
più celebri e ricercate".
Così il presidente della Giunta regionale abruzzese
nell'inaugurare la terza edizione della Fiera internazionale dei
Tartufi che si è aperta oggi pomeriggio nella suggestiva cornice
di Piazza del Duomo, nel centro storico dell'Aquila dove è stata
installata una tensostruttura di circa mille metri quadrati per
ospitare in condizioni climatiche normali i visitatori. L'evento
dedicato alla celebrazione di uno dei simboli dell'eccellenza
gastronomica e della biodiversità regionale si protrarrà fino a
domenica.
"I raccoglitori di tartufo stanno fronteggiando difficoltà
dovute alla siccità e ad altri effetti del cambiamento
climatico, che mettono a rischio la produzione. Con strumenti
come il PSR e i fondi europei, la Regione tutela e innova le
filiere produttive, aiutandole a diventare più resilienti di
fronte a queste emergenze. Sebbene i cambiamenti climatici
abbiano conseguenze complesse e di lungo termine, continueremo a
lavorare per supportare l'intero settore agricolo - ha
continuato il governatore.
Il vicepresidente della Regione con delega all'Agricoltura,
Emanuele Imprudente, ha invece elogiato le caratteristiche
uniche del tartufo abruzzese, sottolineandone il legame con il
territorio: "I tartufi d'Abruzzo è l'espressione di un
territorio straordinario. L'Abruzzo, con il 40% del suo
territorio protetto, tre parchi nazionali e un parco regionale,
rappresenta un patrimonio ambientale unico che dona ai nostri
tartufi una qualità superiore, riconosciuta dai gourmet di tutto
il mondo. La nostra regione unisce identità e unicità, e i suoi
prodotti riflettono questa eccellenza."
Sulla sostenibilità e la tutela ambientale, Imprudente ha
aggiunto: "La raccolta del tartufo dipende dalla salute
dell'ecosistema. Per questo, abbiamo avviato progetti di
riforestazione, tutela delle aree tartufigene e promozione di
pratiche agricole sostenibili. Collaboriamo con enti locali e
associazioni per garantire che questa risorsa preziosa possa
essere preservata per le generazioni future."
Rispondendo a una domanda sulla promozione del territorio,
Marsilio ha concluso: "Attraverso un piano strategico che
include la partecipazione a fiere nazionali e internazionali, la
creazione di reti tra produttori e la valorizzazione del brand
Abruzzo, stiamo lavorando per raccontare le eccellenze e
l'autenticità del nostro territorio. Eventi come questa fiera
sono fondamentali per aprire nuove opportunità alle imprese
locali."
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