"La Basilica di Santa Maria di
Collemaggio sarà chiesa giubilare, secondo le indicazioni date
dalla Bolla d'indizione che ogni Chiesa locale definisca delle
chiese giubilari". Lo scrive monsignor Antonio D'Angelo,
arcivescovo dell'Aquila, nel messaggio alla Comunità ecclesiale
e civile diramato in vista del Natale.
"Collemaggio - ribadisce - per noi è un luogo speciale che
Papa Francesco, nell'omelia del 28 agosto 2022 in occasione
della Sua visita pastorale alla nostra Chiesa diocesana,
definisce: 'Tempio di riconciliazione', dove poter celebrare la
misericordia di Dio. Sia per tutti una casa dove stare nel
silenzio e nella preghiera per rigenerarsi a vita nuova in
Cristo".
Il messaggio dell'arcivescovo guarda al tempo del Natale. "Si
pensa al Natale come momento di pace - si legge più avanti - di
armonia da ritrovare in particolare nelle famiglie. Questi sono
sentimenti e desideri molto belli, profondi e tutto ciò ha una
ragione: festeggiare l'evento della nascita di Gesù. Talvolta le
luci 'eccessive' degli addobbi oscurano la Luce, l'unica capace
di dare vera speranza al cuore dell'uomo".
"Quest'anno - ricorda l'arcivescovo - il 24 dicembre, Papa
Francesco aprirà la Porta Santa della Basilica di San Pietro,
inizio dell'Anno Giubilare il cui motto è 'Pellegrini di
Speranza'".
"Nel tempo presente spesso si è disorientati - sottolinea
D'Angelo - sono tante, infatti, le incertezze determinate da
fattori esterni ma anche interni alla vita delle persone e si
rimanda a un domani migliore, rimanendo così
nell'indeterminazione".
"L'anno giubilare che ci apprestiamo a celebrare è grazia",
scrive D'Angelo ricordando che "la nostra comunità diocesana ha
un dono grande, la Perdonanza celestiniana". Una celebrazione il
cui valore spirituale è stato ricordato anche nella stessa Bolla
d'indizione del Giubileo 'Spes non confundit'. "Il Papa
sottolinea dunque il grande valore spirituale della Perdonanza -
sottolinea - e questo è per noi un dono e un impegno: dono
perché ci permette di sperimentare la bontà misericordiosa di
Dio che rigenera il cuore dell'uomo; impegno perché siamo
chiamati a essere donne e uomini di misericordia".
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