/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Costretta a 'oziare' sul posto di lavoro, maxi risarcimento

Costretta a 'oziare' sul posto di lavoro, maxi risarcimento

Tribunale Sulmona condanna Asl 1 a pagare 150mila euro

SULMONA, 14 dicembre 2024, 17:00

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"E' stata per lungo tempo calpestata la dignità della lavoratrice, tenuta in stato di forzata inattività dopo essere rientrata a lavoro come impiegata amministrativa, con perdita totale delle mansioni e totale dequalificazione". Lo ha messo nero su bianco il giudice del lavoro del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, che ha condannato la Asl 1 a risarcire per 150 mila euro un'infermiera in pensione che prestava servizio nell'ospedale peligno. Il Tribunale ha ritenuto l'azienda sanitaria "colpevole di avere per anni sottoposto la propria dipendente a eventi stressogeni che hanno determinato l'insorgere di una malattia psichica particolarmente grave, oltre ad averla costretta ad assentarsi dal lavoro senza mai riconoscere le patologie da cui era affetta, che non le consentivano di svolgere il lavoro di infermiera, con perdita totale per molti mesi dello stipendio".
    La donna era stata costretta a mettersi in malattia e dopo l'assenza forzata dal posto di lavoro, per circa un anno e mezzo, veniva confinata per l'intero orario lavorativo su una sedia. Dopo la pensione aveva così intentato l'azione legale.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza