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Ordinanza 'Cenerentola' a Pescara, il Tar accoglie il ricorso

Ordinanza 'Cenerentola' a Pescara, il Tar accoglie il ricorso

Stop alle misure del Comune. Confartigianato, avevamo ragione

PESCARA, 15 dicembre 2024, 13:32

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Avevamo ragione, dovevano essere effettuati nuovi rilievi fonometrici prima di prendere qualsiasi provvedimento". Lo afferma Confartigianato Pescara dopo che il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva proposta dai commercianti di piazza Muzii contro la cosiddetta ordinanza Cenerentola del Comune che, con una prima applicazione del piano antirumore, nella zona dei locali di piazza Muzii imponeva la rimozione dei tavoli all'esterno entro la mezzanotte, vietando anche l'asporto dalla stessa ora, ferma restando la possibilità di continuare la somministrazione all'interno.
    Il Tar ha accolto le ragioni dei ricorrenti, che lamentavano la mancanza di un'adeguata istruttoria da parte del Comune prima dell'adozione delle misure restrittive. In sostanza, prima di assumere qualsiasi determinazione, l'amministrazione avrebbe dovuto chiedere all'Arta una nuova batteria di rilievi fonometrici che fotografassero la situazione attuale; gli ultimi infatti risalgono al 2023. La nuova attività di monitoraggio dei livelli di emissione delle sorgenti acustiche ad opera del tecnico incaricato è stata eseguita "in epoca successiva" all'adozione delle misure da parte del Comune, "delineandosi in tal modo una singolare inversione dell'ordine procedimentale".
    "I suddetti rilievi fonometrici - scrivono ancora i giudici - hanno peraltro evidenziato il sistematico superamento del valore di attenzione, il che parrebbe dimostrare l'inadeguatezza delle misure di contenimento del rumore ambientale adottate al fine di tutela della salute pubblica". In conclusione, per il Tar, "pur nella considerazione che gli interessi pubblici correlati alla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini prevalgono nel giudizio di bilanciamento sugli interessi privati, la compressione della libertà di iniziativa economica può giustificarsi solo se supportata da una attuale ed adeguata attività monitoraggio dei livelli di emissione delle sorgenti acustiche nell'area interessata che, allo stato, appare carente".
    "Stabilire un tempo di sperimentazione che comprendeva l'intero periodo natalizio è stata veramente una pessima scelta, anche per l'economia della città - afferma il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale - La magistratura ha riconosciuto i principi della nostra battaglia. Oggi in piazza Muzii la situazione è profondamente mutata ed è su questa nuova condizione che l'amministrazione può disporre eventuali provvedimenti. Non su dati vecchi di un anno e mezzo. La magistratura ha ristabilito un giusto percorso: speriamo che questo periodo sia utile per instaurare quel tavolo di confronto e mediazione con i residenti che porti finalmente a stabilire regole certe di convivenza per tutti".
    Il prossimo step è previsto per il 18 aprile 2025, per la trattazione nel merito sia del ricorso principale, quello contro il piano anti rumore, che dei motivi aggiunti.
   

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