"Su nomine e inconferibilità si
registra il pasticcio del centrodestra sulle funzioni di
dirigente capo di gabinetto della Presidenza del Consiglio
Regionale". E' l'accusa del vicepresidente del Consiglio
regionale d'Abruzzo, Antonio Blasioli (Pd), componente
dell'Ufficio di presidenza, sul caso della nomina, a novembre
scorso, come dirigente capo di Gabinetto, di Bruno De Felice,
fedelissimo del presidente dell'assemblea regionale, Lorenzo
Sospiri, di Forza Italia. Blasioli attacca sia Sospiri sia il
neo direttore amministrativo del Consiglio regionale, Michela
Leacche, che ha seguito l'iter burocratico della nomina,
ipotizzando un danno erariale.
Sull'attribuzione dell'incarico, chiesto con decreto da
Sospiri, conferito senza attendere il pronunciamento
dell'Autorità Anti Corruzione (Anac), a cui è stato un parere
proprio dalla responsabile della competenza, Leacche, non ancora
nominata direttore, alla luce dei dubbi sui diversi ruoli del
dirigente dello staff politico della Presidenza, l'Autorità nei
giorni scorsi ha bacchettato il Consiglio regionale: tanto che
ieri l'Ufficio di Presidenza, con i voti della maggioranza di
centrodestra e quelli contrari del centrosinistra, ha dovuto
approvare una deliberazione che rimuove i rilievi indicati da
Anac, in particolare i compiti gestionali del personale degli
uffici e del Gonfalone.
A guidare burocraticamente il percorso è la dirigente Leacche
che dopo la richiesta di parere è stata nominata direttore
amministrativo del Consiglio regionale al posto dello storico
Paolo Costanzi, diventato capo del Dipartimento Cultura e
Sociale. Ma dai compiti gestionali non è stato rimosso il ruolo
di De Felice come presidente della Fondazione Crea, nata a fine
2023 per gestire, secondo l'opposizione senza il rispetto delle
regole, fondi per cultura ed eventi, un incarico che prevede
compiti gestionali che non è stato menzionato nella istanza
all'Anac.
"Il pasticcio nasce dal fatto che il nuovo dirigente capo di
gabinetto, nominato con decreto del presidente del Consiglio
regionale n. 41 del 15 novembre 2024, era ed è componente del
CREA: la Fondazione Eventi del Consiglio regionale. Per cui, in
base alla Legge Severino, si pone un problema di inconferibilità
a causa del necessario anno di raffreddamento prima di poter
assumere un nuovo incarico" spiega ancora in nota Blasioli.
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