"L'augurio per il 2025 è di poter
godere della nostra città rinata, di poter magari collaborare
alla rinascita di altri territori distrutti forti della nostra
esperienza maturata sul campo". E' l'auspicio espresso dal
sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, nel messaggio di fine
anno.
"A distanza di 15 anni dal 2009 - valuta il primo cittadino -
la politica, la scienza, l'imprenditoria si confrontano sul
'modello L'Aquila' quale significativo riferimento di studi e di
sistema burocratico, amministrativo virtuoso. L'Aquila si sta
evolvendo in quanto città storica, ma anche città d'oggi
rigenerata e ricostruita pertanto temporaneamente nuova".
"Negli ultimi sette anni - ha ricordato Biondi - il rito
laico dell'aperitivo della vigilia ha conquistato in città nuovi
spazi di aggregazione seguendo di pari passo la rigenerazione
urbana, che ha esaltato il fascino di una rifioritura in una
condizione, molto europea, di reciproco vantaggio tra l'antico e
il contemporaneo. L'Aquila in questi ultimi anni ha vissuto
molti cambiamenti che hanno consentito, tra difficoltà e
contraddizioni, di trasformarsi da città chiusa a città aperta e
plurale, anche grazie all'università, ai centri di ricerca
internazionali, alle istituzioni culturali…".
Di qui l'augurio per i prossimi mesi: "quello di amare di
più la nostra città, di darle la fiducia di cui ha bisogno, di
viverla nella sua antica e moderna bellezza e, come ci insegna
San Pietro Celestino, di essere più collaborativi tra di noi e
più disponibili e accoglienti. Soprattutto in questo anno
giubilare, soprattutto all'Aquila elevata a capitale della pace
e del perdono da Papa Francesco".
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