"Con i cambiamenti in corso non
era possibile attendersi numeri positivi nel comparto
dell'Automotive. L'Abruzzo tiene e siamo proiettati per fare
crescere i dati economici complessivi, ma occorre un grande
cambiamento culturale e tecnologico. Il segno meno in Italia
quanto in Europa è la cartina di tornasole di come il Green Deal
abbia causato una brusca frenata al mercato e quindi alla
produzione industriale. Abbiamo la possibilità di invertire la
rotta se verranno adottati i più logici correttivi, ma non sarà
immediata". A dichiararlo, in una nota, è l'assessore regionale
alle Attività Produttive, Tiziana Magnacca, nel leggere i dati
della produzione di Stellantis in Italia che fa segnare come
nero il 2023 con un -36,8% complessivo tra auto e veicoli
leggeri, un - 45,7 per le sole autovetture, mentre per lo
stabilimento di Atessa (Chieti) l'analisi mostra solo 192.000
veicoli prodotti con un - 16,6%.
"Un 2023 anno nero per la produzione degli autoveicoli -
commenta l'assessore - conseguenza di un pieno ripensamento
sulle norme regolatorie stabilite dall'Europa per la transizione
ecologica nel corso del quale, grazie anche all'impegno del
presidente Marco Marsilio al Comitato europeo delle Regioni
d'Europa, sono state fatte le prime valutazioni e i primi
bilanci della corsa verso l'elettrico".
L'assessore alle Attività produttive vede il bicchiere mezzo
pieno invitando alla fiducia nel riflettere, seppur con la
dovuta prudenza, all'impegno che lo scorso 17 dicembre, al
ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) a Roma alla
presenza dei ministri Urso, Giorgetti e Calderone, il Ceo di
Stellantis Jean Philippe Imparato ha annunciato per quest'anno 2
miliardi di investimenti e altri 6 miliardi per acquisti da
fornitori italiani.
"L'annuncio di Imparato per lo stabilimento della Val di
Sangro con la produzione dell'elettrico per la gamma larga Van e
la nuova versione Large per il 2027 sono segnali tutto sommato
positivi, pur continuando in questo momento la cassa
integrazione per le prossime settimane. I dati sull'occupazione
vedono l'Abruzzo camminare di pari passo con la media nazionale
con un 61,3% nel 2023, un dato che viene da lontano e che
conferma che questa regione da anni sta lavorando con successo
alle politiche di sviluppo".
L'assessore prosegue: "Non è semplice la stagione che stiamo
vivendo se pensiamo che il dato sulle vendite delle auto in
Italia di Fiat/Stellantis è il peggiore dal 1956 ad oggi, ma è
il momento dei grandi cambiamenti. Occorre investire sulle
competenze. Ce lo ricorda l'Ocse che invita l'Italia, rispetto
agli altri Paesi europei, a cambiare rotta evidenziando come gli
italiani debbano recuperare un gap nella capacità di comprendere
i testi, nell'utilizzo dei numeri e nella capacità di risolvere
i problemi. L'Abruzzo c'è e ha la capacità di correre nei
settori logistica, chimica, aerospazio e moda, nei servizi di
alloggio e ristorazione, nell'edilizia e nell'industria.
Dobbiamo avere la forza di fare squadra unendo in questo sforzo
comune mondo sindacale e datoriale".
Infine, il prossimo appuntamento del 15 gennaio a L'Aquila,
con la costituzione del Distretto aerospaziale, potrà
rappresentare un tassello in più da aggiungere per l'economia
abruzzese che comporterà riflessi positivi e benefici per tutta
la filiera produttiva regionale.
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