La situazione che si è creata nel
comprensorio sciistico Passolanciano-Maielletta dopo che Anas ha
chiuso con un'ordinanza, sulla base di previsioni meteo che
annunciavano precipitazioni nevose, la strada da Lettomanoppello
(Pescara) a Passolanciano dalle ore 17 di ieri alle 7 di domani
mattina, ha mandato su tutte le furie gli operatori turistici. I
quali lamentano scarse presenze perché gli sciatori, provenienti
anche da fuori Abruzzo, sono stati rimandati indietro.
Ipotizzano danni almeno per 100.000 euro e stanno pensando a una
class action.
L'unica strada accessibile per Passolanciano è quella che
passa per il territorio del Comune di Pretoro (Chieti), altri 30
km da percorrere per chi arriva dalla provincia di Pescara e non
può passare per Lettomanoppello e che quindi rinuncia a
raggiungere la Maiella innevata. Sul piede di guerra Fabio
D'Aloisio, titolare dell'hotel Ti Bionda Suisse a Passolanciano:
"Se questa mattina alle ore 7 avessero fatto un sopralluogo
sulla strada, avrebbero potuto adottare una sospensiva, visto
che non c'erano tutti i problemi che il servizio Meteomont aveva
annunciato. La strada è pulita e questa chiusura ci ha arrecato
un grave danno: le società che gestiscono gli impianti, tutti i
ristoranti, i bar, i noleggi, forse 100.000 euro è anche poco -
aggiunge D'Aloisio - Con la strada chiusa le persone sono andate
in altre località sciistiche, ma molti sono tornati a casa.
Coloro che avevano prenotato un tavolo nei ristoranti, le
lezioni di sci, che sono state annullate, e tutto il resto li
abbiamo persi - sottolinea D'Aloisio - perché c'è stato un
blocco totale e la gente non ha ritenuto di salire passando da
Pretoro facendo un giro di altri trenta chilometri. Noi
lavoriamo dodici domeniche l'anno, da gennaio a fine marzo, se
ci fanno saltare la domenica così! Qualcuno poteva fare un
sopralluogo con personale Anas e constatare che si poteva aprire
la strada, almeno si limitavano i danni".
Vari commenti, a proposito della chiusura della strada,
compaiono da ieri sulla pagina Facebook di winterseason.it,
mentre oggi c'è chi parla di "sensazionalismo climatico" e chi
ha evidenziato che "basta saper leggere le carte dei modelli e
si capiva chiaramente che Marche e Abruzzo sarebbero rimaste
fuori" dalla perturbazione.
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